Presentazione di Scrivi sempre a mezzanotte – lettere d’amore e desiderio tra Virgina Woolf e Vita Sackville-West

Domenica 7 Aprile, ore 18:30
Presentazione di “Scrivi sempre a mezzanotte – lettere d’amore e desiderio tra Virgina Woolf e Vita Sackville-West” (Donzelli editore)
Saranno con noi la curatrice Elena Munafò e le due traduttrici Nadia Fusini e Sara De Simone.

«Sono ridotta a una cosa che desidera Virginia. Stanotte avevo composto per te una lettera bellissima, nelle ore insonni, piene di incubi, ma è tutta sparita: mi manchi e basta, in un modo piuttosto semplice, disperato, umano. Mi manchi più di quanto potessi credere; ed ero preparata a sentire la tua mancanza, parecchio. Così, in verità, questa lettera è solo un grido di dolore».
(Vita a Virginia)

«Creatura carissima, era molto molto bella la lettera che hai scritto alla luce delle stelle a mezzanotte. Scrivi sempre a quell’ora, perché il tuo cuore ha bisogno del chiaro di luna per liquefarsi. Da qualche parte ho visto una pallina che continuava a saltare su e giù sul getto di una fontana: tu sei la fontana, io la pallina. È una sensazione che mi dai solo tu».
(Virginia a Vita)

Virginia Woolf ha quarant’anni. Insieme al marito Leonard dirige una casa editrice, la Hogarth Press, e il suo nome comincia a essere noto. Sta lavorando alla Signora Dalloway, che la consacrerà come una delle scrittrici più rivoluzionarie e apprezzate del suo tempo. Al diario confida di sentirsi vecchia, ma ha appena incontrato la donna che diventerà il suo più grande amore, l’affascinante Vita Sackville-West. Vita ha trent’anni. Anche lei scrittrice, è una giovane donna aristocratica; sposata con un diplomatico, è al centro di una fitta rete di amicizie e di amori. Viaggia molto, scrive poemi e racconti, e quando conosce Virginia è immediatamente attratta dalla sua bellezza spirituale e dal fascino della sua personalità. Poco dopo ha inizio la loro storia d’amore, che queste lettere ci raccontano. L’ampio carteggio tra le due donne andrà avanti per vent’anni: in esso le dichiarazioni appassionate si alternano a improvvise ritrosie, i rimbrotti alle ironie; Vita e Virginia adorano scherzare, prendersi in giro, punzecchiarsi, ma spesso il gioco cede il passo a slanci impetuosi e senza freni. Il volume raccoglie oltre un centinaio di lettere, le più significative, di questa storia, che culminerà per Virginia nella scrittura di Orlando: la biografia di un essere meraviglioso che vive per quattro secoli passando da un sesso all’altro, e che ha le fattezze della bella Sackville-West, è un omaggio a lei, un tentativo di rendere eterna una relazione minacciata dalle tante avventure di cui Vita non riesce a fare a meno. Con gli anni, la passione travolgente si trasforma in amicizia profonda. Vita sarà sempre l’«adorata creatura» di Virginia, l’amazzone dalle gambe lunghe e affusolate che attraversa a grandi falcate le strade strade del mondo. Allo stesso tempo, Vita non lascerà mai la sua amata, la riempirà di regali e attenzioni, e sarà proprio lei l’unica persona – oltre a Leonard e alla sorella Vanessa – a cui Virginia consentirà di avvicinarsi nei momenti più cupi delle sue malattie. Il loro amore, scrive Nadia Fusini nel suo saggio, «si tramuta in gelosia e in abbandono e trapassa in tradimento e in rimpianto, ma non finisce mai. Le due donne si incontrano, si separano, si scrivono, smettono di scriversi, riprendono a scriversi, e sempre la tenerezza, l’amicizia, la nostalgia riemergono, e tornano la luce e l’incanto».
Continuano a cercarsi e a incontrarsi, fino alla fine: «con ogni probabilità, fecero ancora l’amore. Si abbracciarono, si baciarono ancora. E forse così, abbracciando Vita, Virginia tornò a sentire di abitare nel cuore dell’esistenza, e si sentì di nuovo in contatto con la vita, mentre si stava ormai allontanando nel mondo dell’irreale».
Due scrittrici, due donne indipendenti, un grande amore. Queste lettere raccontano una storia la cui forza risplende ancora oggi, sfidando i canoni e il conformismo.

LE AUTRICI
Virginia Woolf (1882-1941) è una delle più grandi scrittrici del Novecento. Oltre ai suoi scritti più noti, raccolti nel Meridiano Mondadori a lei dedicato, ha lasciato cinque volumi di diari e sei volumi di lettere.

Vita Sackville-West (1892-1962), poetessa, saggista e narratrice, raggiunge un grande successo di pubblico grazie ai suoi racconti di viaggio, al poema The Land e al libro The Edwardians (La signora scostumata).

Nadia Fusini insegna Letterature comparate alla Scuola Normale di Pisa. È saggista, traduttrice e autrice di diversi romanzi. Ha tradotto e commentato grandi autori, tra cui William Shakespeare, Samuel Beckett, Mary Shelley, Wallace Stevens. Ha curato i due volumi dei Meridiani Mondadori dedicati a Virginia Woolf (1998). È imminente la pubblicazione del Meridiano Keats, sempre a sua cura. Tra le sue ultime opere ricordiamo: La figlia del sole. Vita ardente di Katherine Mansfield (Mondadori, 2012), Hannah e le altre (Einaudi, 2013) e Vivere nella tempesta (Einaudi, 2016). Collabora alle pagine culturali del quotidiano «la Repubblica». Per i tipi della Donzelli ha pubblicato La bocca più di tutto mi piaceva (1996), suo romanzo d’esordio, e Nomi. Undici scritture al femminile (seconda edizione, 2012).

Elena Munafò, laureata in Letterature comparate, è dottoressa di ricerca in Letterature in lingua inglese alla Sapienza di Roma. Si occupa di letteratura del Novecento, con studi dedicati in particolare a intertestualità, influenza letteraria e riscrittura. Autrice di articoli e saggi dedicati, tra gli altri, a T. S. Eliot, James Joyce e Virginia Woolf, ha pubblicato con Carocci la monografia dal titolo Il sublime e il modernismo (2017). È socia della Fondazione Valle e della Italian Virginia Woolf Society. Lavora come responsabile della segreteria editoriale della Donzelli editore.
Sara De Simone, laureata in Filologia romanza alla Sapienza di Roma, è dottoranda in Letterature comparate alla Scuola Normale Superiore di Pisa dove si occupa di letteratura medievale, scrittura delle donne e poesia contemporanea. Ha approfondito la sua formazione in Studi di genere all’Università di Utrecht e all’interno del Laboratorio di Studi femministi Sguardi sulle differenze. È autrice di saggi e pubblicazioni su Virginia Woolf, Emily Dickinson, Mary Shelley, Sylvia Plath, Amelia Rosselli, Clarice Lispector, Anna Maria Ortese. Fa parte dell’International Network for Comparative Humanities dell’Università di Princeton ed è nel direttivo della Italian Virginia Woolf Society. Scrive su Femministerie, dove si occupa della rubrica “Eccentriche” dedicata a scrittrici, poete, artiste outsiders di tutti i tempi.