18 GIUGNO TESTACCIO DA QUARTIERE OPERAIO A VILLAGE DELLA CAPITALE

testaccioMartedi 18 giugno dalle 19
saranno presenti  Igiaba Scego e l’autrice Ranaldi Irene

Testaccio dal 1921 è il XX rione del centro storico di Roma. Con la proclamazione a Capitale del nuovo Regno dell’Italia unita, nel 1871 Roma si mise alla ricerca di una sua immagine produttiva e industriale e, di conseguenza, di un quartiere dove ospitare la classe lavoratrice. Questa identità industriale della città fu pre-costituita e pianificata dagli amministratori: Testaccio avrebbe dovuto diventare il quartiere operaio per eccellenza di Roma Capitale. Invece, per molti anni rimase una zona degradata e sovraffollata pur con l’intervento massiccio dello Iacp. Un secolo dopo gli stessi appartamenti sono diventati appetibili soprattutto dai cosiddetti radical-chic e vengono contesi sul mercato immobiliare a prezzi esorbitanti. Quali sono gli elementi che hanno portato a questo profondo mutamento di percezione di questo luogo? Sta succedendo la stessa trasformazione territoriale al Pigneto?