8 maggio Presentazione Non ci resta che l’amore di Gabriella Turnaturi

Martedì 8 Maggio, ore 19:00
@Tuba

Presentazione di ” Non ci resta che l’amore” (Le edizioni del Mulino) di Gabriella Turnaturi

Insieme all’autrice ci saranno Antonella Lattanzi, Maddalena Vianello e Maria Rosa Cutrufelli

Gabriella Turnaturi ha insegnato Sociologia all’Università di Bologna. Si occupa di sociologia della cultura e delle emozioni. Tra i suoi libri «Signore e Signori d’Italia» (2012), «Vergogna. Metamorfosi di un’emozione» (2013), «Tradimenti. L’imprevedibilità delle azioni umane» (20145), tutti editi da Feltrinelli. “Amorevoli difficili incontri”, Orthotes Ed. 2016. Per Il Mulino ha curato «Felicità italiane» (con D. D’Andrea, E. Donaggio, E. Pulcini, 2016).

MariaRosa Cutrufelli è scrittrice , il suo ultimo libro è IL GIUDICE DELLE DONNE , edito da frassinelli

Antonella Lattanzi scrittrice , il suo ultimo libro è UNA STORIA NERA , edito da Mondadori

Maddalena Vianello è una professionista della progettazione e organizzazione culturale. Militante femminista, tiene il blog Femministerie con altre compagne di avventura. Ha pubblicato “Fra me e te” (2013). Dal 2017 è una delle organizzatrici di Inquiete Festival di scrittrici a Roma

3 febbraio ore 11.30 Incontro con Lea Melandri

Sabato 3 Febbraio, ore 11:30

Incontro con Lea Melandri e presentazione de’ “Alfabeto d’origine” (Neri Pozza).
Saranno con noi insieme all’autrice Maria Rosa Cutrufelli e Maria Luisa Boccia.
Sarà un’occasione per parlare e riflettere insieme.

Lea Melandri è una delle più autorevoli figure del femminismo italiano. Scrittrice, saggista e giornalista è autrice di testi teorici fondamentali come” L’infamia originaria”, “Come nasce il sogno d’amore”, “Amore e violenza”. E’ direttrice LUD Libera Università delle donne di Milano. Lavora sulla “scrittura dell’esperienza”, tema fondamentale di quest’ultimo libro e tiene dei corsi di scrittura in vari luoghi tra cui la Casa Internazionale delle Donne di Roma.

17 marzo “Il giudice delle donne”

Giovedì 17 marzo, alle 18:30 a Tuba.

Presentazione dell’ultimo libro di Maria Rosa Cutrufelli – IL GIUDICE DELLE DONNEil giudice delle donnex2_Scop CUTRUFELLI_Il giudice delle donne.indd

È il 1906, siamo nelle Marche, all’epoca una delle zone più povere della penisola. La maestra e la bambina sono nate qui. Una ad Ancona, l’altra a Montemarciano. Un piccolo paese sconosciuto, che di lì a poco conquisterà, insieme alla vicina Senigallia, le prime pagine dei quotidiani nazionali. Il nuovo secolo infatti porta sogni strani. Come il suffragio universale. Esteso alle donne, addirittura. Ed è per inseguire questo sogno che dieci maestre decidono di chiedere l’iscrizione alle liste elettorali. Sarà un giudice di Ancona, il presidente della Corte di Appello, a dover prendere la decisione. Lodovico Mortara, il giudice delle donne. Maria Rosa Cutrufelli ha recuperato questo episodio storico ingiustamente dimenticato e – attraverso un romanzo avvincente e delicato, commovente e appassionante – lo ha reso vivo e attuale. Perché la battaglia iniziata dalle dieci maestre e da Lodovico Mortara segna l’avvio della nostra (ancora oggi difficile) modernità.

Presenteranno il libro insieme all’autrice.

Patrizia Sentinelli, presidente dell’associazione AltraMente, scuola per tutti
Barbara Bonomi Romagnoli, giornalista freelance, apicoltrice ed esperta di analisi sensoriale del miele, appassionata di femminismi.
Vinzia Fiorino, professoressa di storia contemporanea all università di Pisa, si è occupata di storia del suffragismo francese e di storia culturale della psichiatria .
L’autrice Maria Rosa Cutrufelli, nata a Messina, cresciuta fra la Sicilia e Firenze, ha studiato a Bologna e, dopo aver viaggiato e vissuto per qualche anno in Africa, ha scelto di fermarsi a Roma. Dopo gli studi universitari collabora con numerose riviste letterarie e di critica. I suoi saggi e i suoi romanzi sono tradotti in una ventina di lingue. Fra i romanzi ricordiamo: La donna che visse per un sogno (nella cinquina del Premio Strega, vincitore dei premi Penne, Alghero-Donna, Racalmare-Sciascia), La briganta, Complice il dubbio, D’amore e d’odio (vincitore del Premio Tassoni), I bambini della Ginestra (vincitore del Premio Ultima Frontiera).

19 novembre: presentazione di La Tarantina

tarantina

19 NOVEMBRE ALLE ORE 19 
presentazione di La Tarantina
sarà presente la curatrice Gabriella Romano
e la scrittrice Maria Rosa Cutrufelli

“D’improvviso la guerra ci sembrò lontana, ci scrollammo di dosso la polvere, la fame, la fatica del dopoguerra, per la prima volta alzammo gli occhi e guardammo avanti. Il peggio era finito. A quei tempi Roma era una calamita, tutti sognavano di vivere nella città del cinema, delle star, la capitale dell’eleganza e della modernità di cui leggevamo sui rotocalchi: e il miraggio era a portata di mano, proprio lì, a pochi chilometri di distanza”.
“La ‘dolce vita‘ romana incalzava, mi seduceva, mi spronava a buttarmi a capofitto in situazioni sempre più scandalose, perché erano anni di grande euforia, sfrenatezza, c’era il gusto di esagerare, di infrangere i tabù del passato… Via Veneto era una passerella a tutte le ore, i caffè erano sempre affollatissimi. Io in quella via mi sentivo una regina, ero ricercata perché, in quegli anni, gli anni Cinquanta e Sessanta, non esisteva quasi nessuno come me, ero una mosca bianca”. Protagonista della “dolce vita” romana, indiscussa regina dei Quartieri Spagnoli, amata e corteggiata. La vita della Tarantina è stata certo tutto questo, ma non solo. Come molti altri “femminielli” della sua generazione o delle successive, la sua è stata anche un’esistenza faticosa, fatta di dolorosi rifiuti (in particolare da parte della famiglia e della comunità di origine), di precarietà e disperazione, di carcere e sogni infranti. Dal suo racconto senza veli e ricco di incontri spesso inaspettati, esce il ritratto a tutto tondo e a tinte forti di una persona che ha vissuto con coraggio e ostinazione, alla ricerca della felicità, senza mai negare se stessa. Coraggio e ostinazione che ancora oggi, alla soglia degli ottant’anni, non sembrano affatto averla abbandonata – come già testimonia questo suo raccontarsi in pubblico.

La curatrice

Gabriella Romano è documentarista e saggista. Ha lavorato a lungo a Londra nell’ambito della produzione e della ricerca televisiva, collaborando con la Rai e numerose società di produzione inglesi, americane e canadesi, tra cui la Bbc. È autrice di diversi documentari, nonché di saggi e racconti. Per i nostri tipi a pubblicato I sapori della seduzione (2006), mentre per Donzelli Il mio nome è Lucy. L’Italia del XX secolo nei ricordi di una transessuale (2009).