Nicla, Quirino, Giorgio e Caterina sono quattro amici che crescono sin dall’infanzia l’uno accanto all’altra. Con loro – e i personaggi familiari che abitano le galassie dei quattro – leggiamo di amori mai agiti, di amicizie tradite, di lutti rimossi. Tutta la narrazione si svolge all’interno delle dinamiche relazionali, intessute e fondate su piccole e grandi bugie – indispensabili per affrontare la vita, sembra ribadirci il romanzo – che modificano la qualità dei rapporti. Può una bugia su un bacio distruggere l’amicizia e far esplodere questo “ecosistema” ? Esistono sistemi naturali di relazione scevri dalle menzogne?
Le piante, come metafora e cuore pulsante della narrazione, ci dicono tutto: con il loro funzionalmento complesso svelano le sfumature tra i poli alternativi del parassitaggio e della simbiosi. Il parassitaggio e la simbiosi sono veramente poli opposti?
Questo bellissimo libro di Elisa Casseri – al suo secondo romanzo dopo “Teoria idraulica delle famiglie” – ci fa immergere, grazie ad uno stile originale, consapevole e mai autocompiaciuto, nell’abisso delle relazioni interpersonali, nella complessità dei sentimenti d’amore e d’amicizia, nell’epica ingestibile delle famiglie. Parte della voce unica di Casseri crediamo derivi dalla sua formazione scientifica (è ingeniera meccanica) che le consente di interrogare le relazioni umane attraverso dei modelli scientifici e dalla sua qualità di drammaturga – è suo “l’orizzonte degli eventi” che ha vinto il Premio Riccione, così come suo il testo in scena “Il massacro” sul Circeo.
Casseri riesce a padroneggiare 4 punti di vista diversi passando dall’io al noi – con una voce straordinaria al “tu” – che insieme compongono un mosaio di personaggi unci che rimangono incollati alle lettrici e ai lettori, così come le mezze verità, i rimossi e l’amicizia.