
Le piante, come metafora e cuore pulsante della narrazione, ci dicono tutto: con il loro funzionalmento complesso svelano le sfumature tra i poli alternativi del parassitaggio e della simbiosi. Il parassitaggio e la simbiosi sono veramente poli opposti?
Questo bellissimo libro di Elisa Casseri – al suo secondo romanzo dopo “Teoria idraulica delle famiglie” – ci fa immergere, grazie ad uno stile originale, consapevole e mai autocompiaciuto, nell’abisso delle relazioni interpersonali, nella complessità dei sentimenti d’amore e d’amicizia, nell’epica ingestibile delle famiglie. Parte della voce unica di Casseri crediamo derivi dalla sua formazione scientifica (è ingeniera meccanica) che le consente di interrogare le relazioni umane attraverso dei modelli scientifici e dalla sua qualità di drammaturga – è suo “l’orizzonte degli eventi” che ha vinto il Premio Riccione, così come suo il testo in scena “Il massacro” sul Circeo.
Casseri riesce a padroneggiare 4 punti di vista diversi passando dall’io al noi – con una voce straordinaria al “tu” – che insieme compongono un mosaio di personaggi unci che rimangono incollati alle lettrici e ai lettori, così come le mezze verità, i rimossi e l’amicizia.