L’isola delle lepri

Anna-Maria-Falchi-L-isola-delle-lepri_h_partbUna sardegna dura per un ragazzo cresciuto prima all’ombra del carcere dell’Asinara e poi a Soadras dove la costruzione delle case assomiglia a quella antichissima usata in Arabia Saudita o nello Yemen. Quella raccontata da Anna Maria Falchi non è la Sardegna delle ville e delle vacanze ma quella dura delle relazioni che costringono Antonello a trasferirisi ad un certo punto nel continente. L’ Io narrante a metà libro cambia e il punto di vista divento quello della figlia di Antonello che con un racconto duro ma ricco di amore ci porta a scoprire un’isola che nasconde delle vite sempre belle da accompagnare. Forse un’autobiografia quella della Falchi che ha voluto raccontarci di debiti e suicidi, omicidi e passione a cui non si puù fuggire neanche correndo come una lepre. Sullo sfondo una delle isole più belle del mondo. La Sardegna. “Mi piace respirare l’odore della natura quando attraversiamo l’isola, una volta sbarcati, mi piacciono i colori del mare, le tonalità che camiano per via del fondale dei monti al verde smeraldo. Mi piacciono le asperità dei monti che attraversiamo per raggiungere la costa occindentale”.