Tempo di leggere

Due consigli di lettura di Tuba della settimana:

Le cascate. Joyce Carol Oates (Lockport, New York 1938). Mondadori 2007. (10,50 euro)
Intorno e dentro le Niagara Falls si svolgono le vicende umane di personaggi indimenticabili per la profondità e la vicinanza emotiva con cui vengono descritti. Tutti loindexro parlano e sentono in prima persona gli accadimenti che li travolgono, portati da una forza a volte lenta e inesorabile a volta improvvisa, che si rivela nei momenti chiave della narrazione. Gilbert, il primo sposo, si annulla nei gorghi delle cascate, la notte delle nozze, incapace di sopportare il suo destino e la carnalità perturbante di Ariah, personaggio centrale del libro. I figli che nasceranno dall’incontro con il fascinoso Dirk, stregato dallo sguardo di Ariah, Chandler, Royal e Juliet, faranno a loro turno e ognuno seguendo il proprio dipanarsi, i conti con l’attrazione di quelle acque dove si celano segreti, non detti, crimini e misteri. La narrazione procede avvincente e sicura, inframmezzata dalla voce interna che prorompe con verità e condanne sentite ineludibili. La tensione che percorre il testo la sente anche la lettrice, la quale attraversa con i personaggi, divenuti simboli di un’intera nazione, struggimento e amore, tragedia e conflitti ambientali ed emotivi e infine umana redenzione. Si può chiudere il libro, senza provare la pena cocente del suo terminare, perché é li accanto un nuovo testo di Joyce Carrol Oates.

Clandestina, Marue Jalowictz Simon, (Einaudi,20 euro)9788806222253
Se vi siete mai chieste quante donne e uomini ebrei riuscirono a salvarsi senza passare per i campi di concentramento e quindi quale fosse la vita in clandestinità, avete tra le mani il libro giusto. Scritto con stile asciutto, senza lasciare spazio ad alcuna retorica o sentimentalismo, Marie Jalowicz Simon ci mette di fronte alla crudezza degli eventi, attraverso una storia vera narrata in prima persona. La protagonista è una diciannovenne ebrea tedesca rimasta orfana nella Berlino del 1941 che di fronte alla deriva della follia nazista decide di sopravvivere a tutti i costi. Senza lasciare la città, vivendo tra nascondigli e attraverso sotterfugi, la giovane riesce a sfuggire al destino che ha invece accomunato milioni di ebrei. Decisa, capace e indurita dalla guerra Marie riesce a sopravvivere, aiutata da diverse persone che non assomigliano affatto agli eroi che immaginiamo. Una galleria di personaggi strambi, simpatici, a volte mediocri quando non meschini supportano la tenacia di una giovane che non accetta la fatalità degli eventi ma decide del proprio futuro.
L’autrice, che fino al 1997 non ha voluto raccontare questa storia, ha lasciato la sua testimonianza solo al figlio Hermann Simon, che ha registrato la storia di vita su ben 77 cassette, di cui l’ultima fatta pochi mesi prima della morte di Jalowicz, avvenuta il 16 settembre 1998. Oggi la biografia di Marie è un volume, pubblicato da Einaudi e corredato da foto, pubblicato in occasione della Giornata della memoria.