Recensione di Cristina

Anche gli alberi bruciano di Lorenza Ghinelli – Rizzoli € 15

Che succede se un giorno torni a casa e trovi tuo padre nelle braccia di una sua studente? E’ quello che scoprirà Michele, la cui vita da giovane adolescente modello, cambierà proprio in seguito a questa scoperta. Un bellissimo libro sull’età della pubertà. Sui legami forti con i nonni, in particolare con nonno Dino, partigiano, iscritto all’ANPI che ora ha l’Alzhaimer e che torna alla realtà solo cantando Bella ciao, sui genitori che sono persone prima di essere genitori ed hanno un rapporto tra loro a prescindere dai figli. E sull’amore per la complicata Vera, che lo porterà a scoprire i suoi segreti, alcuni molto brutti. Un libro sul protagonismo dei più piccoli che spesso si trovano a subire le decisioni degli adulti, ma alcune volte, come questa di Michele, riescono anche ad essere intraprendenti e con degli ideali.
È questa la bravura di Lorenza Ghinelli: dipingere storie irripetibili e insieme universali. I dialoghi tra Michele e i suoi genitori mettono a disagio chi li legge, il rapporto tra il nipote con il nonno malato commuove fin quasi alle lacrime, la scena nella casa sull’albero trasmette una tensione fortissima. E se quando si scrive di un romanzo si deve per necessità parlare di ciò che ne emerge, il merito di Ghinelli consiste proprio – al contrario – nel non concedere mai spazio alla teoria. Non ci sono tesi sulla famiglia, sui ragazzi, sul dolore. C’è, piuttosto, la poesia di righe che sembrano versi, capaci di scolpirsi nella memoria di chi legge lasciandovi un marchio. Quello che si dovrebbe sperare sempre, arrivati all’ultima pagina di un romanzo“. (Alessandra Penna)