I libri da leggere e regalare a natale

Anche se i quotidiani e le bacheche Facebook in questi giorni pullulano di liste, abbiamo voluto rispettare la tradizione e pubblicare anche la nostra.

Più disordinata e incompleta che mai: quest’anno tra festival e presentazioni in libreria abbiamo lavorato e letto tantissimo e il tempo da dedicare alle recensioni ci è scivolato via.

Per la prima volta dunque quest’anno troverete anche dei suggerimenti accompagnati da recensioni che non sono nostre.

 

LE NOSTRE RECENSIONI

D’amore e di lotta, Audre Lorde, Le Lettere, 16 euro

Dopo un’attesa durata anni, ci giunge finalmente un altro tassello dell’opera di Audre Lorde. Cinque anni dopo la pubblicazione in Italia di Zami, la sua mitobiografia (edizioni ETS), e di Sorella Outsider, la raccolta di saggi politici edita da Il dito e la Luna, arriva D’amore e di lotta, un’antologia delle poesie di Audre Lorde pubblicata dalla casa editrice Le Lettere con il testo originale a fronte. Le bellissime traduzioni sono a cura del collettivo WiT-Women in translation (non a caso composto da nomi eccellenti : Maria Micaela Coppola, Grazia Dicanio, Margherita Giacobino, Loredana Magazzeni, Mariagrazia Pecoraro, Maria Luisa Vezzali e Anna Zani).

Una vera e propria immersione nella poetica di Lorde (le poesie sono tratte da volumi usciti dal 1968 al 1993 – l’ultimo è stato pubblicato postumo), che non si discosta dalla sua produzione saggistica. Le poesie presenti in D’amore e di lotta – come la nota e travolgente Litania per la sopravvivenza o Potere che racconta l’omicidio di un bambino di dieci anni compiuto da un poliziotto bianco : « non avevo notato né la statura né altro / solo il colore » – sono colme di una cruda realtà che non sfoccia mai nella rassegnazione, ma si tramuta in un potente invito a resistere, amare e trasformarsi per cambiare il mondo che ci circonda.

L’origine degli altri, Toni Morrison, Frassinelli, 15,90 euro

Con L’origine degli altri Toni Morrison ci consegna una riflessione sulla costruzione del razzismo e lo fa da grandissima scrittrice qual è, ripercorrendo testi che hanno segnato la letteratura statunitense. Il saggio, che raccoglie un ciclo di conferenze sulla « letteratura dell’appartenenza », si sofferma sulla costruzione sociale e culturale dello Straniero da un punto di vista storico e letterario, in una terra dove tanti erano stranieri. Analizzando alcuni classici statunitensi – setaccia tra le altre opere di Faulkner, Hemingway e Harriet Beecher Stowe – denuncia le rappresentazioni razziste, gli stereotipi e la romanticizzazione della schiavitù.

Oltre a rileggere con questa lente alcuni capisaldi della letteratura d’oltre oceano, le autobiografie scritte da donne ridotte in schiavitù o il diario di Thomas Thistlewood, uno schiavista del diciottesimo secolo che annotava con la stessa maniacale cura e lo stesso distacco l’andamento del raccolto e gli stupri di schiave, Toni Morrison approda a confini, reali o metaforici, migrazioni e cittadinanza attraversoun romanzo (Lo sguardo del re) dello scrittore guineano Camara Laye.

In questo piccolo volume, Morrison ci offre soprattutto una rilettura della propria opera, spiegando ad esempio come è arrivata a trarre dalla storia vera dell’ex schiava Margaret Garner gli spunti per il suo capolavoro, Amatissima. E cerca di rispondere a una semplice – si fa per dire – domanda : « Come si diventa razzista, sessista ? Poiché nessuno nasce razzista e non esiste una predisposizione fetale al sessismo…».

 

Da un altro mondo, Evelina Santangelo, Einaudi, 19,5 euro

Un romanzo formidabile che intreccia destini e storie diverse: quella di Karolina, che ormai da troppo tempo aspetta il ritorno a casa del suo unico figlio adolescente, temendo che sia diventato un foreign fighter; quella di Khaled, un ragazzino proveniente forse dalla Siria e profugo in Europa insieme al suo amato fratellino; quella,magnifica e surreale, del mistero dei bambini viventi che toglie il sonno ad un commissario siciliano.

Una descrizione frammentata, marginale, eppure potente del mondo che viviamo: anche quando le tre storie finiscono per incontrarsi,l’inquietudine, le contraddizioni e le domande rimangono. I gesti contro la legge vanno condannati anche quando difendono i diritti di tutte e tutti? Le leggi disumane che invisibilizzano le persone vogliono in realtà trasformare i corpi e le storie in fantasmi? Sbarchi di migranti, raduni neonazisti, conflitti, paure, fragilità: come racconteremo questo mondo alle bambine e ai bambini che intanto ci guardano? Quali sono i nemici e i fantasmi che ci spaventano? Qual’è l’antidoto alla paura dell’altro? Le pagine di Evelina Santangelo sono un atto di resistenza che aiuta a restare umani.

 

Addio fantasmi, Nadia Terranova, Einaudi, 17 euro

Dopo tanti libri per ragazze/i, e un unico meraviglioso romanzo (“Anni al contrario”, Einaudi), Nadia Terranova torna a cimentarsi con la narrativa per adulti. La storia è quella di Ida che – dopo tanto tempo – rientra a Messina, nella sua casa natale, e si ritrova a fare i conti con il passato. Sua madre è ancora là, quasi ingombrante, in uno spazio che negli anni è rimasto immutato; suo padre invece, scomparso quando Ida era adolescente, non è mai tornato. Per uscire da una vita che ha smesso di funzionare, Ida deve imparare a disfarsi del passato, delle cose, delle domande ossessive senza risposta: un capro espiatorio alimenterà la sua catarsi. Un processo di crescita e liberazione tanto doloroso quanto necessario che Terranova descrive in maniera superba, anche grazie ad un linguaggio letterario, a tratti contaminato dall’anarchia dei sogni. Un romanzo sull’arte di lasciare andare le cose, perdersi, ritrovarsi e rinascere.

 

Cattiva, Rossella Milone, Einaudi, 16,5 euro

Potrei definire questo romanzo il racconto non convenzionale di un postparto, la versione onesta che distrugge il mito della maternità morbida e rassicurante. Ma poiché ogni esperienza di maternità (e genitorialità) è intima, soggettiva, speciale, anche parlare di stereotipi perde di senso. Certo è che in queste pagine, le immagini edulcorate e tradizionali dei primi mesi di vita della bambina lasciano il posto alla sensazione di inadeguatezza, alla rabbia, ai sentimenti feroci, al terrore,all’umanità. Nessuna donna, nessun genitore, è pronta alla rivoluzione che l’aspetta dopo la nascita della prima figlia, nessuna può arrivare preparata:è la relazione con l’altro, il figlio, l’unica che genera e cresce le madri. Con una scrittura serrata, affannosa, a tratti delirante, Milone prova a raccontare l’ambivalenza del materno. Se avessi letto questo romanzo 6 anni fa, quando sono diventata madre, mi sarei sentita meno inadeguata ma anche oggi, seppur con un po’di ritardo, e una vita che cambia nel mezzo, ringrazio Rossella Milone per queste pagine.

Vox, Christina Dalcher “Vox”, Editrice Nord, 19 euro

Al contrario delle “Ragazze elettriche” di Aldermann (Nottetempo2017), dotate di un potere nuovo ed elettrizzante, le protagoniste di questo romanzo sono state ridotte ad un silenzio elettrico. Il nuovo governo americano – infatti – non permette alle donne e alle bambine di pronunciare più di 100 parole al giorno, pena una scarica elettrica trasmessa da un dispositivo che è obbligatorio portare al polso. Anche Jean, famosa neurobiologa, smette di vivere in pubblico, di parlare,di lavorare fino a quando non trova il modo di dare forma alla propria rabbia, di protestare e di ribellarsi. Un romanzo attualissimo sull’importanza delle voci, della comunicazione, della protesta.

 

Zeina, Nawal al – Sa’dawi, Atmosphere Libri, 17 euro

Arriva in Italia Zeina della scrittrice egiziana Nawal al-Sa’dawi, libro da lei scritto nel 2009. Ancora una volta protagonista è un donna, Budur, borghese e critica letteraria, che in gioventù si era innamorata perdutamente di un giovane rivoluzionario, da cui ha una figlia, Zeina che però è costretta ad abbandonare. Si troverà sposata con un personaggio illustre del mondo letterario, che non ama ma che le garantisce una tranquillità emotiva e finanziaria. Ma la vita non è mai così semplice, Zaina diventerà una delle cantanti più importanti dell’Egitto, mentre Budur si troverà a combattere con una società fortemente religiosa che la vuole relegata ad un ruolo subalterno. Anche in questo libro la scrittrice affronta una dura critica alla religione imposta, all’ipocrisia degli uomini religiosi che stuprano bambine povere e sono dediti ai peggio peccati. Sulla sfondo una rivoluzione che sta sempre per venire che porterà i quasi 3 milioni di bambini che vivono per strada e i milioni di poveri a rovesciare una società ipocrita e repressiva.


Dispersi, Inaam Kachachi, Brioschi, 18 euro

La dottoressa irachena Wardiya Iskander si trova a più di 80 anni a dover scappare da un Iraq ormai diventato invivibile. Atterra all’Eliseo da Sarkozy, la Francia la sta accogliendo perché cristiana, le darà una casa e una piccola pensione per continuare a vivere. Ma la dottoressa Iskander non avrebbe voluto lasciare il suo Iraq, è li che è diventata la prima ostetrica donna del paese. In realtà non avrebbe voluto fare neanche questa professione, avrebbe preferito insegnare ma il fratello aveva notate le sue capacità scolastiche così le aveva permesse, anzi imposto di continuare a studiare e diventare medico.  Ragazze con i capelli corti, lisci o ricci, vestiti senza maniche, gonne a campana che arrivano al ginocchio. Un abbigliamento che era considerato decente e che seguiva la moda degli anni Cinquanta così come si vedeva sulle riviste femminili che arrivavano dal Cairo.  E’ così che Wardiya affronta l’Università per poi trovarsi a lavorare per oltre 30 anni come ginecologa in un piccolo paese dell’Iraq, Diwaniya.  La scrittrice Inaam Kachachi ci regala una bellissima sagra che racconta un Iraq dagli anni 30 ad oggi. E lo fa attraverso una donna forte, determinata che si troverà a lavorare con tante altre donne diverse. Ma l’Iraq in questi decenni ha attraversato anche tanti cambiamenti, guerre, occupazione che hanno portato i figli, le figlie e la famiglia della dottoressa ad essere dei Tashari, cioè dei Dispersi nel mondo. 

 

Mariolina Venezia, Rione Serra Venerdi, Einaudi, 17,50 euro

La Piemme Immacolata Tataranni può risultare antipatica e mal vestita, ma il suo lavoro lo sa fare bene. In un appartamento del Rione Serra Venerdi viene ritrovata cadavere una sua vecchia amica del liceo, la serratura è chiusa dall’interno senza nessun segno di infrazione.  La scrittrice Mariolina Venezia torna in libreria con un nuovo giallo che vede protagonista la piemme della Procura di Matera Immacolata Tataranni. Ci troviamo nel Rione Serra Venerdi, un tempo considerata la periferia di Matera, ora i sassi sono diventati luoghi turistici e fonte di denaro. Un giallo appassionato ma che ha anche del romanzo storico visto che ci porta a scoprire le prime rivolte contadine, i briganti, la lotta contro l’invasore Savoia. Un sud pieno di storia, una Basilicata ricca di resistenza troppe volte dimenticata.

 

Il marchio, Mariella Mehr, Fandango, 16,5 euro
Un libro bellissimo e una scrittrice avvolgente che ho scoperto grazie a Inquiete festival. Mariella Mehr racconta la storia di due ragazze, Anna e Franziska poi diventate donne entrambe rinchiuse in un orfanotrofio, chi per la persecuzione nazista chi perché portata via alla sua famiglia. Il racconto della cattiveria umana, a cui siamo soggette soprattutto come donne ma che volendo sappiamo riprodurre molto bene. La storia di un’amicizia per un romanzo che vi avvolgerà l’anima e vi succhierà piano piano. Come le piante carnivore che coltiva Anna ma che carnivore non sono, sciolgono gli insetti solo per il piacere di farlo. 

 

Elena Biagini, L’emersione imprevista. Il movimento delle lesbiche in Italia negli anni ’70 e ’80, Altera, 24 euro

Un libro fondamentale sulla storia del lesbismo in Italia negli anni 70 e 80 ma soprattutto sulle lesbiche che lo hanno animato. Perché il posizionamento è importante e definirsi lesbica oggi ha una storia di donne che si sono posizionate.

 

Gli altri libri che abbiamo amato e che vi consigliamo

 

 

 

 

 

 

I libri da regalare secondo Tuba, libreria di donne a Roma

Arundhati Roy, Il ministero della suprema felicità
Guanda – 19 €
Letto da Cristina

Finalmente Arundhati Roy torna in libreria dopo 20 anni dal Il Dio delle piccole cose con un romanzo complicato, intrigato e profondo. E lo fa prendendo parola su tutto quello che sta succedendo in questo momento in India, dal dibattito sulle caste, alla guerra d’indipendenza del Kashmir, al clima prima dell’elezione del primo ministro Narendra Modi, alle multinazionali che stanno mangiando l’India e distruggendo le sue bellezze, al sanguinoso rapporto induisti/musulmani, alle discriminazioni di genere. Ci mette tutto dentro, come se non ci fosse un domani. Protagonista è l’hijra musulmana Anjum, che nascendo ermafrodito decide di lasciare la famiglia che la voleva uomo per crescere donna in una comune. Ma a Anjum oltre al corpo le sta stretta anche la comune, decide così di uscire fuori e di vivere New Dehli con i reietti come lei, gli intoccabili. La scoperta di una bambina abbandonata la porterà a conoscere Tilottama e la sua storia d’amore per due uomini. Ma sopratttuto  la lotta, la resistenza ma anche le torture subite per la guerra in Kashmir, molto presente in questo romanzo di Arundhati Roy. Bisogna avere pazienza per leggere Il mistero della suprema felicità, immagino come per vivere in India. Lentezza e pazienza per arrivare fino in fondo e scoprire quanto la felicità sia delle piccole cose che difficilmente i regnanti possono capire ma che i reietti possono invece costruire. Così Anjum cercherà di realizzare in un cimitero una piccola convivenza tra i vivi e i morti, come se solo da questa unione si possa realizzare il Ministero della suprema felicità.

 

Francesca Melandri, Sangue Giusto
Rizzoli – 20 €
Letto da Barbara P.

“Sono le nostre frontiere. Quelle che abbiamo fatto finta di togliere….Ora sono i CIE la frontiera d’Europa. I bastioni della nostra identità. Di noi che godiamo dello Stato di diritto e mica siamo nazisti….Però, guarda un po’, nei CIE non ci finisci se commetti un reato, ci finisci per quello che sei. Perché sei un clandestino”

In questo nuovo bellissimo romanzo Francesca Melandri svela gli scheletri nell’armadio di una famiglia benestante romana e fa luce sul passato rimosso di un paese intero, il nostro: “Tutto è a disposizione, nulla è segreto… basta cercare”.
Una trama strutturata, avvincente e complessa, attraverso la quale l’autrice riassume quasi un secolo di storia italiana: la retorica fascista del “posto al sole” e l’occupazione in Etiopia, gli stupri di massa, i gas, la guerra, e poi la malacooperazione fatta di scandali e affarismo, Tangentopoli, i governi Berlusconi, per finire con le traversate del Mediterraneo, che separano i CIE nostrani dai lager libici.
Pagine coinvolgenti, cariche di umanità, in cui si alternano passato e presente, personale e politico.
Uno sguardo di genere attento, consapevole del fatto che, in ogni guerra, il primo trofeo è sempre rappresentato dai corpi delle donne.
La scrittura lucida, mai noiosa, che interroga chi legge e denuncia le complicità e i legami tra colonialismo storico e migrazioni attuali. Una storia che ci riguarda tutte e tutti, anche se godiamo dello stesso privilegio della voce narrante, bianca, benestante e nata con il sangue giusto.

 

 

Alessandra Sarchi, La notte ha la mia voce,
Einaudi -16,5 €
Letto da Barbara P.

Siamo corpi desideranti, siamo neuroni a specchio, siamo dolore, siamo Aria, Terra, Acqua mescolati dal Fuoco della poesia, delle relazioni, dell’arte.

La scrittura di Alessandra Sarchi riesce a danzare la vita.

 

 

 

 

Rebecca Solnit, Gli uomini mi spiegano le cose
Ponte alle Grazie –14,5 €
Letto da Barbara P.

La sopraffazione non passa solo per la violenza fisica, l’umiliazione, la dipendenza economica, ma anche da meccanismi più semplici, da comportamenti più sottili e socialmente accettati da tutti. La violenza sulle donne comincia anche da una conversazione dove le donne vengono messe a tacere.

Una raccolta di articoli – scritti tra il 2008 e il 2014- semplici, chiari, documentati, nei quali l’autrice tocca vari temi legati alla disparità tra i generi: il potere maschile, la violenza degli uomini contro le donne, il femminismo.
Illuminante e divertente l’articolo sul mansplaining ossia l’atteggiamento tracotante, paternalistico e saccente che gli uomini troppo spesso assumono nelle conversazioni con le donne, anche quando l’interlocutrice è palesemente più competente di loro.
Una scrittura elegante che denuncia tutte le forme di sopraffazione maschile, dal subdolo e imbarazzante mansplaining, appunto, ai femminicidi negli USA, di cui fornisce dati e statistiche.
Un libro che stimola le donne a non dubitare di se stesse, ad uscire dal silenzio e a sostenersi l’un l’altra.

 

Silvia Bencivelli, Le mie amiche streghe
Einaudi- 17 €
Letto da Brina

Alice è una fervente credente nelle ragioni della scienza che si scontra con le sue amiche di sempre e le loro manie da streghe: oroscopo, riti, strane credenze. In una lenta estate l’attesa di due eventi importanti la porteranno a smontare le false credenze una ad una con rigor di logica e ragione storica e al contempo a scoprire la parte di sé che ha bisogno di magia. Un libro colto e ironico per ragionare sul nostro rapporto con la scienza, la salute e la malattia. Silvia Bencivelli è una giornalista scientifica laureata in medicina.

 

 

Marta Zura Puntaroni, Grande Era Onirica
Minimum Fax – 16 €
Letto da Barbara P.

Un romanzo d’esordio senza filtri nel quale la protagonista trova le parole per mettersi a nudo e narrare la sofferenza di chi conosce il disagio, il malessere e la depressione.
Un’esistenza scandita dalle grandi ere oniriche, che proprio come le ere geologiche, hanno un nome: quello delle sostanze e delle dipendenze che le caratterizzano. Una narrazione lucida e onesta che rifugge il moralismo ma anche l’autocommiserazione. Insieme alla meravigliosa capacità di parlare di sessualità in maniera cruda e coraggiosa.

 

 

Rosa Mordenti, Al centro di una città antichissima,
Edizioni Alegre – 10 €
Letto da Barbara P.

Rosa Mordenti riesce a raccontare l’indicibile con la tenerezza di una bambina ormai adulta che, nonostante tutto, mai ha smesso di cercare i propri nonni. La Resistenza romana da un punto di vista inedito e tutto umano. La storia di una famiglia paranormale, come molte altre. Bellissimo.

 

 

Antonella Lattanzi, Una storia nera
Mondadori  – 18 €
Letto da Barbara P.

“Una storia nera” ti si appiccica addosso, come l’afa agostana di Roma, opprimente e soffocante, come l’aria che si respira in ogni pagina. Un romanzo sulla famiglia che invischia chi legge perché riesce a mettere al centro proprio le relazioni danneggiate e morbose che intossicano l’ esistenza e che si trasmettono, come un’eredità scomoda e non reclamata, di generazione in generazione.
Dopo Devozione, un nuovo bellissimo libro di Antonella Lattanzi sulla dipendenza e sulla violenza che da essa può scaturire.

 

 

Donatella Di Pietrantonio, L’Arminuta,
Einaudi – 17,5 €
Letto da Barbara P.

L’Arminuta (la ritornata, in dialetto abruzzese) viene restituita – all’età di 13 anni – alla sua famiglia di sangue dalla famiglia che, fino ad allora, l’aveva allevata. E si ritrova così, nel pieno dell’adolescenza, a vivere un trauma doloroso di cui non conosce le cause scatenanti.
La lingua è segno e metafora dello straniamento: educata in una famiglia di città che parla un italiano corretto, tra lezioni di danza e piano, l’Arminuta viene scaraventata nel mondo ignoto della campagna, della povertà e del dialetto.
Un romanzo meraviglia, una prosa lucida e tagliente; se è necessario capire da dove si viene per costruire la propria identità è altrettanto importante imparare a riconoscere la cura e le relazioni umane salvifiche.

 

Kate Tempest, Le buone intenzioni
Frassinelli – 18.50 €
Letto da Viola

La giovane autrice, poeta, drammaturga e rapper, esordisce con questo potentissimo romanzo – le buone intenzioni. Due ragazze ed un ragazzo scappano da Londra. Scappano dalle loro vite e da una metropoli che “ti arriva nelle ossa” e che puoi solo lasciarti alle spalle. Scappano verso il futuro ma, come spesso accade, solo con lo sguardo avanti si può iniziare a ricostruire pezzo per pezzo la trama della vita e delle relazioni che la intercorrono. Sono giovani, anche se già “consumati”, possono ancora fare in tempo a cambiare, possono ancora reindirizzare le loro esistenze. Queste sono le buone intenzioni che possono avverarsi o no. Tempest raccontando le emozioni, i disastri e le colpe di tre personaggi giovani, ci dice, anzi ci urla, qualcosa di drammatico del nostro tempo e della nostra società ridotta ad un cumulo di mattoni che neanche le buone intenzioni a volte possono rimettere in sesto. Una scrittura che non cede mai alla tentazione di essere troppo frammentata, che non si autocompiace in fronzoli inutili, che va al cuore. Diritta.

 

 

Kate Tempest, Let them eat chaos
E/O –  14 €
Letto da Barbara P.

Sette persone insonni in una Londra Fortezza che, metafora dell’Europa tutta, fagocita desideri, speranze e vite all’insegna del profitto neoliberista.
C’è qualcuno sveglio? C’è ancora speranza?
Questo poema è stato scritto per essere letto ad alta voce, è il sottotitolo.

Poor kids shot dead
Poor Kids locked up,
poor kids saying
this is the future you left us?

…….
Thinking we’re engaged
when we’re pacified
Staring at the screen
We don’t have to see the planet die

 

 

 

Dacia Maraini, Tre donne 
Rizzoli – 18 €
Letto da Cristina

Il tema potrebbe risultare quasi banale. Tre generazioni di donne che vivono insieme ma in modo completamente diverso. Si studiano, si osservano, si criticano, si amano. E lo fanno nel più classico dei modi. Maria scrivendo delle lettere al suo fidanzato in Francia, la figlia Lori annotando tutto nel suo diario segreto e la nonna Gesuina registrando la voce su un vecchio apparecchio. Tuttavia la banalità del plot viene superata dalla maestria della scrittura di Dacia Maraini che anche in questo romanzo si conferma una grande conoscitrice del profondo essere delle donne, delle loro dinamiche, dei loro amori e fragilità. Tanto Gesuina, più di sessant’anni e un’instancabile curiosità per il gioco dell’amore, è aperta e in ascolto del mondo, quanto Maria, sua figlia, vorrebbe fuggire la realtà, gli occhi persi tra le carte di traduttrice e i sentimenti rarefatti rivolti a un altrove lontano. Il ponte tra questi due universi paralleli è Lori, sedici anni fatti di confusione e rivolta. Sarà l’arrivo di un uomo a rompere l’equilibrio di queste tre vite, unite ma parallele e che dovranno per forza parlarsi, incontrarsi, confrontarsi.

 

 

Laja Jufresa, Umami
Sur Edizioni – € 16,5
Letto da Barbara P.

Ho scoperto l’esistenza di un quinto sapore, umami, grazie alle parole della scrittrice messicana Laia Jufresa, pubblicata in Italia da edizioni sur.
Un romanzo che, raccogliendo l’eredità e la visione del mondo precolombiana, tiene insieme le contraddizioni della vita e del Messico: i lutti e la voglia di vivere, la curiosità bambina e la violenza. Originale, intimo e poetico: da leggere.

 

 

Cecilia D’Elia e Giorgia Serughetti, Libere tutte. Dall’aborto al velo, donne nel nuovo millennio
Minimum Fax – 15 €
Letto da Brina

Libere tutte affronta il tema della libertà delle donne e in particolare dell’uso del corpo “nella sua espressività sessuale o nella capacità riproduttiva”: maternità, riproduzione, famiglia, lavoro sessuale, velo. Riportando il dibattito intorno alle questioni in cui si ripropone la relazione tra scelta individuale, contesto sociale e senso condiviso. Il libro si muove a partire da un presente in cui le conquiste femministe, la minaccia a queste conquiste incombenti (pensiamo alle dichiarazioni di Trump appena eletto) e i modi di vita, mai così liberi come oggi, configurano un tempo in cui le spinte, gli arresti e le contraddizioni delineano un panorama nuovo in cui è difficile collocarsi. Questo libro funziona da bussola, ricostruisce, smitizza, relativizza e traccia la strada attraverso la quale stabilire le coordinate di questo presente, un tempo che le autrici chiamano “non lineare”.

 

 

La violenza contro le donne nella storia a cura di Simona Feci e Laura Schettini
Viella Edizioni – 27 €
Letto da Cristina

La violenza contro le donne nella storia è un libro che ci voleva. Troppo spesso sui media leggiamo o sentiamo che i maltrattamenti, la violenza contro le donne, i femminicidi sono casi isolati, gesto di un marito geloso o di un amante ubriaco. Questo libro ci riporta alle origini della violenza: essa è strutturale ed ha radici storiche ben precise. Le curatrici Simona Feci e Laura Schettini hanno intelligentemente messo in fila testi che ricostruiscono almeno sei secoli di violenza contro le donne, dal XV al XXI, attraverso le sentenze dei Tribunale. Dalla violenza di genere a Bologna in età moderna, alle bambine in tribunale a Firenze nell’800, ai conflitti familiari nelle Sicilia postunitaria, capitoli che ripercorrono l’origine dello ius corrigendi in ambito familiare, della parola stupro e del poliziotto paciere. Capitoli che scorrono bene in aule di tribunali che attraverso i secoli mantenendo lo stesso atteggiamento: andare ad indagare l’attendibilità delle donne. Tema portante anche della seconda parte del libro, la storia del movimento di liberazione della donna e la lotta per la legge contro la violenza sessuale, le leggi europee e la risoluzione dell’ONU contro gli stupri di guerra. E poi la rappresentazione che i media fanno della violenza, sbattendo anche qui sempre in prima pagina le donne, malmenate, accovacciate, devastate, fragili e indifese. Un saggio questo che rimette i puntini sulle storia, analizzando benissimo i passaggi di costume, della mascolinità e delle conquiste delle donne. Anche se vedendo quello che accade oggi nelle aule dei Tribunali, c’è ancora molta storia da scrivere.

 

 

Helena Janeczeck – La ragazza con la Leica
Guanda – 18 €
Letto da Viola

Confesso che non amo le biografie, meno che mai le biografie romanzate. È una questione di gusti, e raramente sono stata sorpresa. “La ragazza con la Leika ” è riuscito in questa personalissima impresa epica. Gerda Taro viene raccontata attraverso tre sguardi diversi. Si parte dall’analisi di una foto, e si chiude circolarmente con l’analisi di un’altra foto. Il personaggio di Taro viene così incorniciato, come una foto appunto, ma mai bloccato nel tempo: sono i vivi nelle foto, i vivi con lei e i vivi dopo di lei che continuano a darle spessore, complessità, interiorità e vita. Gerda Taro da icona di un immaginario in verità più legato al suo compagno Robert Capa, nel romanzo di Janeczek diventa invece persona, donna e artista di carne e sangue, desideri e passioni. Una donna avventurosa, libera, la prima reporter di guerra. La narrazione scorre fluida, lo stile pulito rende a tratti invisibile il lavorio di archivio che l’autrice ha compiuto a fondo nella ricerca delle fonti. Bellissimo.

 

 

Leila Slimani, Ninna Nanna
Rizzoli – 18 €
Letto da Cristina

Una scrittura avvolgente per dei temi non scontati che indagano gli esseri umani, principalmente le donne. Donne sole, donne che entrano nella vita delle altre come quella di Louise la tata di Mila ed Adam figli di Myriam che sente la necessità di riprendersi la vita lavorativa ed uscire dalla casa e la maternità. Un giallo filosofico per Ninna nanna che ha venduto 60mila copie ed ha vinto il Premio Goncourt 2016, da leggere tutto d’un fiato. Una riflessione sulla relazione tra donne, sulla maternità, sulla famiglia. Un intreccio che non ti lascia mai e che rimette in discussione l’educazione, il rapporto monetario anche tra donne, per affrontare una delle paure che ogni genitore uomo o donna scaccia dal proprio inconscio.

 

 

Loredana Lipperini, L’arrivo di Saturno
Bompiani – 19 €
Letto da Barbara P.

Un articolato romanzo matrioska in cui tante storie si rincorrono e talvolta si intersecano all’interno della narrazione principale.
Dalla vicenda di Graziella De Palo, una giovane giornalista scomparsa a Beirut insieme al collega Italo Toni mentre indagava sul traffico d’armi e il terrorismo internazionale, a quella di Han van Meegeren, un pittore olandese considerato uno dei falsario più noti del XX secolo.
I fatti reali si mescolano all’invenzione per rispondere ad una sola domanda: perché se un romanzo è assurdo tutti ci credono mentre la realtà invece non interessa a nessuno? La letteratura  ha la capacità di riportare in vita le storie dimenticate?
Scrive Lipperini “Non è autofiction e lo è, non è non fiction novel e lo è, non è romanzo di formazione e lo è. Non è realistico. E lo è. Perché nulla in letteratura è reale”
Complesso, colto, originale, leggetelo.

 

 

Simona Vinci, Parla, mia paura
Einaudi – 13 €
Letto da Barbara P.

Poche e straordinarie pagine attraverso le quali l’autrice si immerge nella propria paura e nei propri attacchi di panico, cercando di condividere con chi legge le emozioni vissute e descrivendo la spaventosa paura della paura.
Pagine consapevoli, scritte, come sempre, in maniera magistrale.
“Ecco il trucco, la magia: non chiudere, apri. Non nasconderti, mostrati. Non tacere, esprimiti. Se hai paura, chiedi aiuto.”
La potenza della fragilità, il coraggio di scriverne.

 

 

Teresa Ciabatti, La più amata
Mondadori – 18 €
Letto da Barbara P.

“Mi chiamo Teresa Ciabatti, ho quarantaquattro anni e non trovo pace. Voglio scoprire perché sono questo tipo di adulto, deve esserci un’origine, ricordo, collego. Deve essere successo qualcosa. Qualcuno mi ha fatto del male. Ricordo, collego, invento.” Un romanzo abilissimo che confonde continuamente chi legge mescolando autobiografia e invenzione letteraria. 50 anni di storia italiana descritti dal punto di vista della narratrice: prima una ragazzina  privilegiata economicamente ma molto (male) amata, poi una adulta anaffettiva che cerca di ricostruire le verità del passato. Pagine spiazzanti e liberatorie, piene di dolore e di vita.

 

 

Naomi Alderman, Ragazze elettriche
Nottetempo – 20 €
Letto da Barbara P.

La forma del potere è sempre la stessa; è la forma di un albero. Dalle radici fino alla cima, un tronco centrale che si ramifica e ramifica all’infinito, aprendosi in dita sempre piú sottili, protese in avanti. La forma del potere è il disegno di una cosa viva che tende verso l’esterno, e manda i suoi sottili filamenti un po’ oltre, e ancora un po’ piú oltre.
Nel futuro le donne hanno riconosciuto la propria energia e stanno imparando a gestirla per tutelarsi e vendicarsi contro chi ha usato loro violenza, le ha denigrate, le ha offese.
Divenute consapevoli del proprio privilegio cominciano però ad abusare della propria forza attraverso scariche elettriche che lasciano fluire dalle mani, attivando la “matassa”, organo pulsante localizzato sotto la clavicola e perfetta metafora dell’inestricabilità e della complessità del potere.
Quattro voci diverse raccontano la nuova realtà:

  • Margareth, donna delle istituzioni, madre problematica e politica senza scrupoli,
  • Roxy, cresciuta in seno alla criminalità londinese e coinvolta in una faida tra boss imbevuta di logiche di possesso,
  • Allie, vittima di abusi che riscatta la propria sofferenza trasformandosi nella carismatica Madre Eve,
  • Tunde, unico uomo, giornalista deciso a documentare anche i risvolti più cupi del cambiamento culturale di cui è testimone.

Naomi Aldermann costruisce una società distopica e angosciante, un racconto violento e brutale, un ragionamento impietoso sul potere e su chi lo detiene (The power è infatti il titolo in lingua originale). Un romanzo sul quale vale la pena riflettere, poiché evidenzia chiaramente quanto il rovesciamento dei ruoli non sia garanzia di cambiamenti reali: violenza, arroganza e potere sono parte della stessa “matassa”, finché potere e predominio rimarrano sinonimi non ci sarà scampo alla sopraffazione. E se, si chiede l’Autrice attraverso un gioco letterario che fa da cornice al romanzo, un romanzo simile fosse stato scritto da un uomo,? Se la fantascienza fosse un espediente per parlare del presente? Con queste pagine Naomi Aldermann apre una riflessione importante sui ruoli letterari, sociali e politici che oggi viviamo.

 

Patrizia Rinaldi, La figlia maschio
E/O Edizioni – 16 €
Letto da Viola

Una delle presentazioni più intense di quest’anno, un libro potente che riesce nell’impresa di narrare il punto di vista di quattro personaggi diversi che si intrecciano a partire da un viaggio in Cina. I temi sono molti: la violenza, l’ipocrisia, le relazioni di amicizia e di amore come teatri di silenzi e di perdita progressiva di umanità. Nel quadro di una narrazione impietosa però esistono dei semi di forza, di voglia di riscatto e autenticità, di cui le due donne nelle voci narranti – in modi sorprendentemente diversi – si fanno portatrici: una moglie insoddisfatta che analizza cinicamente e autenticamente la sua vita, e una giovane donna cinese, stuprata, rapita per essere portata in Italia, che da vittima muta diventa parola di autodeterminazione e coraggio. Un libro bellissimo, crudele e coraggioso.

 

Chimamanda Ngozi Adichie – Cara Ijeawele Quindici consigli per crescere una bambina femminista
Einaudi – 15 €
Letto e consigliato da tutte le Tube