“Il grande Achille. Il luminoso, splendido Achille; Achille simile a un Dio./ Montagne di epiteti che le nostre labbra non hanno mai pronunciato./ Per noi era solo un macellaio.”
L’Iliade raccontata da Briseide, le vicende che tutte conosciamo narrate da un nuovo punto di vista.
Un’ operazione geniale che pure genera straniamento, come ascoltare storie d’infanzia in una lingua nuova eppure terribilmente familiare.
Troia brucia, le donne vengono fatte prigioniere, uccise, spartite come bottino di guerra, stuprate.
Un romanzo che fa luce su quello che accade nelle residenze private dei comandanti e nei capanni nei quali vengono confinate le donne.
L’epica che si sposta dal campo di battaglia per esplorare finalmente le relazioni di potere tra le persone nella sfera privata.