Ignorare l’assenza

Ignorare l’assenza di Valeria Roma, La letteratura palestinese nell’immaginario italiano.

Una antologia unica di testi palestinesi che hanno a che fare con l’Italia. Un libro che parla, attraverso la letteratura, di una realtà e di una storia invalidate dall’ideologia coloniale e razzista più potente che sia mai esistita. In questo momento in cui l’esercito israeliano sta portando avanti un genocidio in Palestina, questo voci sono sempre più importanti perché ci restituiscono una storia di terra e diaspora che si vorrebbe cancellare.

Ginevra Lamberti

l pozzo vale più del tempo – Ginevra Lamberti
Un altro bellissimo libro. Distopico, una favola nera che ricorda per alcuni passaggi la trilogia della città di K. (anche per la protagonosta bambina). Consigliatissimo a chi ama la scrittura sperimentale, la distopia, la sperimentazione. Un romanzo a partire dall’interiorità ma che allarga al mondo.

Marabecca

Marabecca – Viola Di Grado
La scittura di Viola è sempre assolutamente aderente al racconto, alle atmosfere che crea, sempre un po’ cupe, estreme. Credi sempre a tutto quello che racconta. Siamo a Catania, una ragazza col suo ragazzo fanno un incidente in macchina causato da una terza ragazza, apparentemente ingenua. Il ragazzo entra in coma e lei, la protagonista, dall’ospedale, racconta di un amore brutto, violento, di come l’incidente e la potenziale morte di lui per lei può essere salvezza. Lui si riprenderà anche se ridotto a una sorta di bestia incapace di intendere e di volere e di badare a se. Tra le ragazze nascerà una storia d’amore e di delirio: sullo sfondo una Catania terribile e afosa. E’ la storia di un amore tra uomo e donna tutto sbagliato e violento, ma anche di un amore tra due ragazze che può essere un’altra cosa. I romanzi di Viola si avvicinano sempre all’horror, che l’orrore degli incubi di questo mondo sempre un po’ putrefatto. Da consigliare con una certa attenzione ma assolutamente sì.

L’educazione fisica

L’educazione fisica – Rosario Villajos

Una notte di merda, una violenza subita per una scelta di libertà ma anche di paura. Da quel punto in poi la protagonista, una sedicenne con una vitalità totale, ripercorre il tempo e va avanti. Un libro femminista, in cui si mette in discussione la famiglia, la scuola. Che ha anche una possibilità di speranza proprio nell’espressione di una ostinata ricerca di autodeterminazione. Bello. Non una scrittura eccelsa, ma assolutamente da consigliare.