#tubaconsiglia “Il morso della reclusa”, Fred Vargas

#tubaconsiglia Sarah ha letto
“Il morso della reclusa”, Fred Vargas, Einaudi, 20 euro.Si inizia su un’isoletta islandese, dove il commissario Adamsberg trascorre una vacanza lontano dalla sede parigina dell’Anticrimine. La calma prima della tempesta, che assume ancora una volta tratti animaleschi. Un gatto molto pigro, dei pesci morti, una coppia di merli, dei blaps, scaraffaggi che si nutrono di escrementi di ratti, un ragno impaurito – la reclusa – il cui morso necrotico può rivelarsi fatale. E che sta facendo un po’ troppe vittime ultimamente, scatenando lunghi dibattiti online tra i fautori della mutazione genetica dovuta al riscaldamento globale e quelli che incolpano i pesticidi.
Per cercare di tirare il filo, non basteranno al commissario Adamsberg la sua squadra, l’intuito e il dono di vedere nella nebbia, dovrà anche riesumare un antico trauma. Difficile dire di più senza dirne troppo .Se non che questo romanzo sguazza nelle acque torpide della violenza contro le donne e dei legami familiari, con tanto di dati, senza essere scontato. Un motivo in più per leggerlo.