Bande de Femmes Figuracce: iscrizione laboratorio fino al 10 novembre

Tuba Bazar e Bande de Femmes presentano

Una Call aperta rivolta ad aspiranti fumettiste, illustratrici in erba, disegnatrici under 13, per poter usufruire di una formazione gratuita di 20 ore con Luisa Montalto. C’è tempo fino al 10 novembre per candidarsi, leggi come partecipare.
Figuracce, fumetti per ragazze senza imbarazzi

Bande de Femmes – Festival di fumetti e illustrazioni in collaborazione con Biblioteche di Roma, organizza un laboratorio rivolto alle ragazze tra i 10 e i 13 anni di età e prevede una serie di incontri con Luisa Montalto, con l’obiettivo di fare una mostra collettiva da esporre durante il festival.

Descrizione
Il laboratorio prevede sette incontri con l’obiettivo di imparare a usare il racconto a fumetti per liberare l’espressione e affrontare temi spesso ritenuti imbarazzanti o difficili, dal ciclo al sesso, al rapporto con le amiche e la famiglia.
Un’occasione per acquisire autonomia nell’uso di linguaggi artistici e creativi come possibilità di espressione del proprio essere e del proprio modo di vedere le cose.

Competenze acquisite
Introduzione alla lettura critica di un fumetto
Approccio base all’utilizzo dei media artistici su carta, alla scrittura di una sceneggiatura e all’elaborazione di uno storyboard
Creazione di una breve storia a fumetti su due pagine

Il laboratorio
Gli incontri comprenderanno: momenti di condivisione, di scrittura e di disegno, elementi di sceneggiatura e studio del personaggio finalizzati alla costruzione di un fumetto. La costruzione della sceneggiatura, la divisione in tavole, le nozioni di base di anatomia e prospettiva, i tempi del racconto comico, saranno alcuni dei temi affrontati. Oltre all’introduzione alla lettura critica di un fumetto.

Mostra conclusiva
A conclusione del percorso i lavori delle partecipanti verranno diffusi sotto forma di clip nelle giornate del Festival.

La docente
Luisa Montalto, illustratrice, ha realizzato diverse pubblicazioni ed è stata finalista del Premio Andersen nel 2019, con Seb e la conchiglia.

Le date
Il laboratorio si svolgerà online:
Sabato 14 novembre dalle 14.00 alle 18.00
Martedì 17 novembre dalle 16.00 alle 18.00
Giovedì 19 novembre dalle 16.00 alle 19.00
Sabato 21 novembre dalle 14.00 alle 18.00
Martedì 24 novembre dalle 16.00 alle 18.00
Giovedì 26 novembre dalle 16.00 alle 19.00
Sabato 5 dicembre dalle 16.30 alle 18.30

Criteri richiesti per la candidatura
Per essere ammesse a partecipare alla call le partecipanti dovranno rispondere a una serie di criteri:

Avere tra i 10 e i 13 anni
Avere un computer/tablet
Avere un paio di cuffie
Essere domiciliate a Roma nel V municipio

Come candidarsi
Inviare una mail entro il 10 novembre 2020 a bandedefemmes@gmail.com con allegati:

autocertificazione della domiciliazione nella zona di Roma avente CAP 00176
copia della carta d’identità

Il progetto è vincitore dell’Avviso Pubblico Estate Romana 2020 – 2021 – 2022, fa parte di ROMARAMA 2020 il palinsesto culturale promosso da Roma Capitale, ed è realizzato in collaborazione con SIAE.

Ogni volta che ti picchio

Che vuol dire per una donna che si considera femminista essere picchiata da un uomo che si definisce marxista, comunista, maoista?
“E poi, nel corso di una campagna sul web contro la pena di morte conobbi l’uomo che sarebbe diventato mio marito. Ero incantata”.
Un libro autobiografico di una scrittrice giovane ma già conosciuta, indipendente, che decide di andare a studiare in Kerala, luogo di attivismo politico e culturale. Qui conosce un noto politico molto più grande di lei che, dopo anni di relazione nascosta, abbandonerà, scappando e sposando frettolosamente l’uomo che diventerà appunto suo marito.
“- Ho detto, cos’è l’amore?
 – Comunismo?
– Giusto! E cos’è il Comunismo?
– Amore?
– No! Il Comunismo non è amore: è un martello che usiamo per correggere noi stessi e annientare i nostri nemici.
Così alla fine dei conti questo è il risultato: devo imparare e devo cambiare. Non c’è atro modo”.
Una storia come tante che parla alle femministe, alle scrittrici in maniera riflessiva e politica. Perché la violenza sulle donne riguarda tutte anche quelle che pensano di esserne lontane.

Migrante per sempre


Chiara Ingrao riesce a scrivere sempre il libro giusto al momento giusto.
Linù aveva vinto una borsa di studio per continuare la scuola anche dopo la terza media, ma la mamà aveva deciso di portarseli tutti alla Germania, li picciriddi. Siamo nella Sicilia del 1962 quando intere famiglie emigravano al nord per trovare lavoro e si aiutava anche i compaesani ad entrare clandestinamente nelle città, perché il permesso di soggiorno non è un foglio arrivato oggi ma un permesso che gli italiani emigranti hanno conosciuto molto bene. Chiara Ingrao ci racconta a volte in dialetto siciliano a volte con quell’italiano che si imparava a fatica, la storia di Lina fino al 2006, una storia fatta di continui spostamenti e di incontri con persone che si spostano. Ma soprattutto con i “fantasmi di oggi, rimescolati a quelli di domani e di ieri: passato e futuro si confondono spesso, nelle vite dei migranti”. Un romanzo su molte donne delle nostre famiglie, dal lavoro in fabbrica alle pulisci-culi, donne di ieri e donne migranti di oggi che vivono le stesse condizioni e a cui diamo gli stessi appellativi. Ma anche una storia di incontri tra donne da varie parti del mondo, che lottano contro i pregiudizi e i luoghi comuni.

Presentazione ultimo numero DWF Palestina femminismi e resistenza

Mercoledì 28 Novembre, ore 19:00
Presentazione e dibattito a partire dall’ultimo numero di DWF donnawomanfemme Palestina femminismi e resistenza.

Sarà presente la redazione e le curatrici del numero (Cecilia Dalla NegraSerena Fiorletta, Ingrid Colanicchia)

Dall’editoriale del numero (www.dwf.it)
[…]Con questo numero abbiamo voluto affrontare la relazione tra le palestinesi e la loro terra mettendo al centro la resistenza, una doppia resistenza: all’occupazione israeliana e alla società patriarcale palestinese. Lo abbiamo fatto seguendo un triplice percorso: mettere a tema il rapporto tra femminismo e nazionalismo, in un contesto in cui entrambi cambiano di segno quando la prospettiva non è quella ‘occidentale’ o quest’ultima viene messa in discussione; dare voce e corpo alle donne palestinesi che vivono sotto occupazione in Cisgiordania e a Gaza o che vivono altrove perché figlie e nipoti della diaspora;
interrogare la relazione che esiste tra la lotta delle donne per la Palestina e la battaglia delle donne per la liberazione dalla cultura patriarcale, attraverso la vita quotidiana, l’arte, la letteratura, la musica, la rappresentazione.

Zeina

Arriva in Italia Zeina della scrittrice egiziana Nawal al-Sa’dawi, libro da lei scritto nel 2009. Ancora una volta protagonista è un donna, Budur, borghese e critica letteraria, che in gioventù si era innamorata perdutamente di un giovane rivoluzionario, da cui ha una figlia, Zeina che però è costretta ad abbandonare. Si troverà sposata con un personaggio illustre del mondo letterario, che non ama ma che le garantisce una tranquillità emotiva e finanziaria. Ma la vita non è mai così semplice, Zaina diventerà una delle cantanti più importanti dell’Egitto, mentre Budur si troverà a combattere con una società fortemente religiosa che la vuole relegata ad un ruolo subalterno. Anche in questo libro la scrittrice affronta una dura critica alla religione imposta, all’ipocrisia degli uomini religiosi che stuprano bambine povere e sono dediti ai peggio peccati. Sulla sfondo una rivoluzione che sta sempre per venire che porterà i quasi 3 milioni di bambini che vivono per strada e i milioni di poveri a rivesciare una società ipocrita e repressiva.

Le figlie del nord

Siamo in una Inghilterra futura dove l’ecosistema è completamente distrutto e dove la procreazione delle donne è tenuta sotto controllo in maniera oppressiva e invasiva. Sorella (questo il nome che si sceglie la protagonista) non ha figli ma un marito che decide di lasciare per recarsi verso Carhullan, una lontana fattoria del nord dove vivono un gruppo di donne resistenti e del tutto isolate. Inizia così il viaggio e il racconto di questa donna, un racconto che lei farà postumo da carcerata. Inizia così il viaggio di Sorella verso un posto che non sa neanche se esiste ancora. Una bellissima storia di donne, di come si sono strutturate per resistere alla Riorganizzazione sociale. Una descrizione minuziosa di come potrebbe essere una fattoria, ma anche una società gestita dalle donne. La loro è una comunità non perfetta, piena di contraddizioni, nella fattoria ognuna ha un compito ma allo stesso tempo è libera di fare quello che preferisce nel privato, purché non dia noia all’andamento della comunità stessa. Il comando è affidato a Jackie, la fondatrice, una donna all’apparenza autoritaria ma che con metodi a volte duri cerca di rafforzare lo spirito e l’autostima de Le figli del nord. Ma il Potere si sa che non permette nè sacche di resistenza nè isole autogestite, è che così che decide di attaccarle.

Ci siamo convinte che i cambiamenti avvengono sempre altrove, vero? Ci siamo abituate ad aspettare, a sperare di essere salvate, a sperare che chi comanda faccia le riforme e riformi anche noi. […] Nessuno ci aiuterà, Sorelle. Ci siamo solo noi. Quindi perché non può succedere qui? Perché non può succedere adesso?

14-16 giugno Bande de Femmes

La prossima edizione di Bande de Femmes si svolgerà a Roma al Pigneto dal 14 al 16 giugno. Due le location: la Libreria Tuba e la Biblioteca Goffredo Mameli.
Quest’anno l’iniziativa è stata possibile con il sostegno di MiBACT e di SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”.
Scarica il programma completo in formato PDF.

 

GIOVEDÌ 14 GIUGNO

Tuba

18.00 Vernissage e visita guidata alle mostre di Periferie Plurali Passeggiata in compagnia di una curatrice alla scoperta delle mostre della galleria diffusa
22.30 Due matte parlano di… periferia Con Silvia Rocchi e Takoua Ben Mohamed.
Due matte è una pillola di felicità, una curiosa intervista a specchio tra due autrici. Mentre si intervistano a vicenda in maniera molto informale, si ritrovano catapultate in un ruolo diverso da quello che assumono di solito nei festival, e oltre a rispondere alle domande possono finalmente farne qualcuna anche loro.

 

Biblioteca Goffredo Mameli

19.00 Presentazione di Brucia di Silvia Rocchi, con l’autrice e Rita Petruccioli *
19.45 Presentazione del nuovo numero della rivista antologica Crisma #3 con Gemma Vinciarelli, Silvia Rocchi e Teresa Di Martino (direttrice della rivista DWF)
20.30 Presentazione di Stelle o sparo, di Nova. L’autrice dialoga con Alessio Trabacchini (critico di fumetti) *
21.30 Presentazione di War Painters 1915-1918. Come l’arte salva dalla guerra di Laura Scarpa. Con l’autrice, Giulia Caminito (scrittrice) e Nicolette Mandarano (storica dell’arte)

* Eventi dove sarà garantito il servizio di interpretariato in Lingua dei Segni Italiana – LIS

 

VENERDÌ 15 GIUGNO

Tuba

18.00 Visita guidata alle mostre di Periferie Plurali Passeggiata in compagnia di una curatrice alla scoperta delle mostre della galleria diffusa.
23.00 Live painting di Rita Petruccioli & djset di Mico Contaminazione tra musica, fumetto e illustrazione.
23.45 Musica dal vivo: Juicy

 

Biblioteca Goffredo Mameli

18.00 Superchicche: Gloria Pizzilli incontra Alessandra Migani (curatrice d’arte).
Superchicche è un volo nel mondo di una fumettista o di un’illustratrice
18:45 Chicche Antiche: Grazia Nidasio raccontata da Laura Scarpa.
Chicche Antiche è un viaggio nel tempo alla scoperta di fumettiste che hanno fatto la storia. Attraverso le parole di un’autrice o una studiosa esploriamo l’opera di donne che hanno lasciato il segno.
19.30 Due matte parlano di… fare memoria attraverso i fumetti. Con Eva Rossetti (Il mio Salinger) e Roberta Balestrucci Fancellu (Ken Saro-Wiwa. Storia di un ribelle romantico). Due matte è una pillola di felicità, una curiosa intervista a specchio tra due autrici. Mentre si intervistano a vicenda in maniera molto informale, si ritrovano catapultate in un ruolo diverso da quello che assumono di solito nei festival, e oltre a rispondere alle domande possono finalmente farne qualcuna anche loro.
20.30 Presentazione di Corpi sonori di Julie Maroh. Con l’autrice e Antonia Caruso (attivista trans/femminista) *
21.30 Immaginari LGBTQI e fumetti: dialogo d’autore. Con Frad, Julie Maroh, Nino Giordano, Giulia Argnani, Ariel Vittori, Fabio Mancini e Nicolò Pellizzon e Giopota. Sul palco del festival un evento a più voci per restituire la complessità della narrazione delle vite e delle relazioni LGBTQI. *

*Eventi dove sarà garantito il servizio di interpretariato in Lingua dei Segni Italiana – LIS

 

SABATO 16 GIUGNO

Tuba

10.00 Pennelli a colazione: incontro con Alice Milani Presentazione di Marie Curie, l’autrice dialoga con Francesca Riccioni
11.00 Visita guidata alle mostre di Periferie Plurali (in lingua inglese). Passeggiata in compagnia di una curatrice alla scoperta delle mostre della galleria diffusa.
11.00 Presentazione di Haxa di Nicolò Pellizzon, l’autore dialoga con Susanna Scrivo (traduttrice)
12.00 Chicche Antiche: Tove Jansson raccontata da Anna Zani (bibliotecaria)
12.45 Pranzo a colori con Tuono Pettinato e Francesca Riccioni, gli autori di Non è mica la fine del mondo dialogano con Alessio Trabacchini
13.30 Due matte parlano di… città con Marta Baroni e Giopota.
17.00 Visita guidata alle mostre di Periferie Plurali Passeggiata in compagnia di una curatrice alla scoperta delle mostre della galleria diffusa. Visita guidata in LIS su prenotazione (bandedefemmes[at]gmail.com) *
22.30 Live painting di Una & performance delle Playgirls From Caracas. Contaminazione tra musica, fumetto e illustrazione.
23.30 Super Power Party con djset di Playgirls From Caracas.

 

Biblioteca Goffredo Mameli

16.15 Presentazione de I gioielli di Elsa di Sarah Mazzetti. L’autrice dialoga con Assia Petricelli (sceneggiatrice e documentarista)
17.15 Presentazione de Guardati dal Beluga magico di Daniel Cuello.  L’autore dialoga con Frad
18.00 Merenda a fumetti con Sarah Mazzetti. Laboratorio per bambine e bambini: realizzazione di un fumetto-gioiello
18.00 Superchicche: Claudia Nuke Razzoli incontra Susanna ScrivoSuperchicche è un volo nel mondo di una fumettista o di un’illustratrice.
19.00 Incontro fra Eliana Albertini (autrice di Luigi Meneghello. Apprendista italiano) e Laura Fuzzi (fumettista e animatrice del film La strada dei Samouni). Le due artiste dialogano con Cristina Petrucci (Tuba)
20.00 La mia cosa preferita sono i mostri. Viola Lo Moro (Tuba) presenta il fumetto di Emil Ferris
20.30 Presentazione di Non bisogna dare attenzioni alle bambine che urlano, di Eleonora Antonioni e Francesca Ruggiero. Le autrici dialogano con Marta di Cola (Scosse) e Giulia Franchi (Scosse). *
21.30 Presentazione di Io sono Una, di Una. Laura Schettini (Società delle storiche) e Barbara Ferraro (scrittrice) dialogano con l’autrice. *

*Eventi dove sarà garantito il servizio di interpretariato in Lingua dei Segni Italiana – LIS

 

La mostra PERIFERIE PLURALI

  • TUBA via del Pigneto 39A – MARIA MARTINI
  • MEZZO via del Pigneto 19 – EMANUELA SALVATORI
  • L’INFERNOTTO via del Pigneto 31/33 – VALENTINA GALLUCCIO
  • IL TIASO via Perugia 20 – LAURA ANGELUCCI
  • CLUB 55 via Perugia 14 – MAURIZIO LACAVALLA
  • MAGNEBEVO via Macerata 3 – CARLOTTA RAIMONDI 
  • VITAMINAS 24 via Ascoli Piceno 40 –  FRAD
  • LIBRERIA MARINI via Perugia 18 – VALERIA BERTOLINI
  • BIBLIOTECA MAMELI via del Pigneto 22 – IL LABORATORIO FARE RIVISTA PRESENTA LA PRIMA MOSTRA COLLETTIVA DEL MOVIMENTO TUBISTA
  • PIGNETO QUARANTUNO via del Pigneto 41 – MARTA PURO
  • UROBORO BOOKSHOP via Ascoli Piceno 21 – Y_Y
  • LIBRERIA ALEGRE Circonvallazione Casilina 72/74 – COSTANZA COLETTI
  • BELIVEAT via Braccio da Montone 7 – FEDERICA DI CARLO
  • SPARWASSER via del Pigneto 215 – IRENE IORIO
  • BLUTOPIA via del Pigneto 116 – MARA BECCHETTI

 

9 marzo Inquiete e Tuba a Feminism

La libreria di donne Tuba e inQuiete, festival di scrittrici a Roma saranno a Feminism – Fiera dell’editoria delle donne che si terrà alla Casa Internazionale delle Donne dall’8 all’11 marzo.
Qui tutto il programma della fiera https://feminismfieraeditoriadelledonne.wordpress.com/programma/

9 marzo ore 10.30 in Sala Tosi
Grandi libraie, grandi lettrici
Conduce Adriana Chemello (SIL, Società Italiana delle Letterate Società delle Letterate)
con Rosaria Guacci (Libreria delle Donne di Milano), le libraie di Tuba (Tuba BazarRoma), Donatella Borghesi (Libreria delle Ragazze di Grosseto La Libreria delle Ragazze), Katia Maurelli (Le Sorgenti, Bolsena Le Sorgenti Libr’Osteria), Anna Radicchio (Libreria Etruria, Viterbo)

9 marzo ore 19.00 in Sala UDI
Ragazze elettriche, il mondo nelle mani delle donne
A cura di nottetempo e inQuiete, festival di scrittrici a Roma
con Barbara Leda KennyLaura Marzi e Alessandra Pigliaru
A partire dal best-seller di Naomi Alderman ragioneremo insieme di sesso e potere, di distopia e
femminismo, e naturalmente di donne e letteratura.

10 marzo alle ore 15.00 in Sala Tosi
InQuiete, Festival di scrittrici a Roma si racconta
con Barbara Leda Kenny, Francesca ManciniVeronica Raimo e Maddalena Vianello.
Insieme a Veronica Raimo racconteremo come è nato il festival, su quali convinzioni e desideri.
Racconteremo anche come stiamo lavorando per la prossima edizione che sarà dal 5 al 7 ottobre 2018.

8 marzo Sciopero delle donne

Tuba anche questo anno aderisce allo sciopero delle donne. Rimarremo chiuse dalle 13 alle 20, invitando tutte alla partecipazione alla giornata.

L’8 MARZO LA MAREA FEMMINISTA TORNA NELLE STRADE: NOI SCIOPERIAMO! SPEAK CORNER ore 10.30 e CORTEO ore 17.00… Stay tuned

• PASSEGGIATA FEMMINISTA A LA SAPIENZA – ore 9.30 per la città universitaria, Piazzale Aldo Moro, 5

https://www.facebook.com/events/2030314683920429/

• SPEAK CORNER METOO >> WETOOGETHER – Prendiamo parola contro le molestie e il ricatto sui posti di lavoro: dalle ore 10.30 presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, via Vittorio Veneto 56

• CORTEO ore 17.00: partenza da Piazza Vittorio Emanuele. Passeremo poi per Piazza Esquilino, Via Cavour, Fori Imperiali e arriveremo a Piazza della Madonna di Loreto.

Il prossimo 8 marzo la marea femminista tornerà nelle strade di tutto il mondo con lo sciopero globale delle donne.

Il rifiuto della violenza maschile in tutte le sue forme e la rabbia di chi non vuole esserne vittima si trasformeranno in un grido comune: da #metoo a#wetoogether.

Sarà sciopero femminista perchè pretendiamo una trasformazione radicale della società: scioperiamo contro la violenza economica, la precarietà e le discriminazioni. Sovvertiamo le gerarchie sessuali, le norme di genere, i ruoli sociali imposti, i rapporti di potere che generano molestie e violenze. Rivendichiamo un reddito di autodeterminazione, un salario minimo europeo e un welfare universale, garantito e accessibile. Vogliamo autonomia e libertà di scelta sui nostri corpi e sulle nostre vite, vogliamo essere libere di muoverci e di restare contro la violenza del razzismo istituzionale e dei confini.

Sappiamo che scioperare è sempre una grandissima sfida, perchè ci scontriamo con il ricatto di un lavoro precario o di un permesso di soggiorno. Sappiamo quanto è difficile interrompere il lavoro informale, invisibile e non pagato che svolgiamo ogni giorno nel chiuso delle case, nei servizi pubblici e privati, per le strade. Sappiamo che scioperare può sembrare impossibile quando siamo isolate e divise. Sappiamo che il diritto di sciopero subisce quotidiane restrizioni.

Lo sciopero dell’8 marzo in Italia dovrà affrontare anche le limitazioni imposte dalle franchigie elettorali, che impediscono ad alcune categorie di incrociare le braccia nei 5 giorni che seguono il voto del 4 marzo.

Sappiamo anche, però, che lo scorso anno siamo riuscite a vincere questa sfida, dando vita a un imponente sciopero sociale, sostenuto da alcuni sindacati e agito con forme e pratiche molteplici che ne hanno esteso i confini.

Quest’anno, alcuni sindacati hanno già dichiarato lo sciopero. Molti mancano ancora all’appello. Di fronte alla più grande insorgenza globale delle donne contro la violenza patriarcale e neoliberista, noi crediamo che i sindacati debbano cogliere quest’occasione unica, prendendo parte a un processo che combatte la violenza maschile e di genere come condizione fondamentale della precarizzazione del lavoro.

Lo sciopero femminista coinvolgerà il lavoro produttivo e riproduttivo, andrà oltre il corporativismo delle categorie e i confini nazionali, unirà le molteplici figure del mondo del lavoro e del non lavoro.

In questi mesi di campagna elettorale, non c’è lista o partito che non citi nel suo programma la violenza contro le donne senza però riconoscere il carattere sistemico della violenza e senza mai porre realmente in questione i rapporti di potere vigenti. Contro ogni strumentalizzazione, contro il razzismo fascista e quello istituzionale, che usano i nostri corpi per giustificare la violenza più brutale contro le migranti e i migranti e ulteriori restrizioni alla loro libertà di movimento, rivendichiamo la nostra autonomia e ribadiamo la necessità/volontà di autodeterminarci. Il piano su cui ci interessa esprimerci è il Piano Femminista contro la violenza maschile e di genere, il nostro terreno di lotta e rivendicazione comune, scritto da migliaia di mani in un anno di lotte.

Grideremo a tutto il mondo che non siamo il campo di battaglia né il programma elettorale di nessuno. Abbiamo il Piano femminista per riprenderci ciò che vogliamo. Occuperemo lo spazio pubblico per riaffermare la nostra autonomia e forza politica.

Il nostro movimento eccede l’esistente, attraversa frontiere, lingue, identità e scale sociali per costruire nuove geografie.

Al grido di #WeToogether il prossimo 8 marzo questo movimento mostrerà ancora una volta la sua forza globale.

Noi scioperiamo!

16 dicembre La sposa yemenita c/o Biblioteca Mameli

Presentazione di “La sposa yemenita”
edizioni Becco Giallo 2017
presso la biblioteca Goffredo Mameli (via del Pigneto, 22),
sabato 16 dicembre alle ore 18.00

Le autrici Laura Silvia Battaglia e Paola Cannatella dialogano con Igiaba Scego.

La prima storia che la reporter Laura Silvia Battaglia ci racconta è un rito nuziale. Nello Yemen i matrimoni durano tre giorni, durante i quali lo sposo e la sposa festeggiano ognuno per conto proprio, uomini con uomini, donne con donne. Laura viene invitata a una cerimonia riservata alle donne e riceve in dono una rosa rossa, segno e profezia che sarà la prossima a sposarsi (sarà proprio così!). La reporter continua la sua cronaca incontrando uno degli sheikh più importanti della capitale Sana’a, raccontando il traffico dei bambini fra Yemen e Arabia Saudita, la partecipazione delle donne “velate” allo spazio pubblico, il problema dei rapimenti di stranieri visto dal lato degli yemeniti, il dramma dei bombardamenti dei droni. Un reportage esclusivo, a fumetti, da un paese straordinario e poco conosciuto.