24 febbraio – presentazione “A testa in giù”

Mercoledì 24 febbraio, ore 18:30, presentazione del libro ” A testa in giù” di Elena Mearini (Morellini editore).A testa in giù
Sarà presente l’autrice, Elena Mearini e con lei Flavia Parente.

Gioele è un ragazzo che vive in un mondo tutto suo, fatto di emozioni e fantasia. Si entusiasma per il colore giallo, o per il rombo di un motore. Ma questo suo “essere speciale” non trova spazio nella realtà.
Gioele viene ricoverato in un istituto che cura il disagio mentale, e lì resta fino a quando sul suo cammino irrompe Maria, una donna anziana, ricca di cuore e saggezza contadina.
I due intraprendono un viaggio visionario, zigzagando per le strade della Lombardia a bordo di un curioso Maggiolone giallo. Saranno i ricordi di Maria e le avventure di un tempo che fu a condurre Gioele fuori dal guscio di chi si sente diverso e lontano da tutti. Piano piano, come briciole di pane sparse, le parole di Maria indicheranno la strada di una rinascita.
Una storia alla Harold e Maude, un incontro tra generazioni, storie e temperamenti lontanissimi tra loro, che finiranno per regalare a entrambi i protagonisti uno sguardo nuovo sulla vita.

La signora Maria è più brava di tutti quanti i dottori dell’Istituto messi assieme. Dovrebbe starci lei, dietro la scrivania di ciliegio e pelle verde, a compilare ricette per la cura di noi altri picchiati in testa.
Infuso di erba matta al posto del Seropram. Pane e salame invece che il Lexotan.
Sì, perché alla mia malattia hanno sempre attribuito nomi con il suono della latta, un rumore vuoto e magro, che alla carne non è mai andato a genio.
Autismo ad alto funzionamento. Nevrosi ossessiva. Disturbo della personalità.
Tutte definizioni stonate al corpo, capaci solo di stordire il sangue. Che appena il dottore le pronunciava, a me partiva il capogiro alle vene e la vista doppia al cuore. La verità aveva i contorni rotti, era informe e fuori fuoco. Il dottore si sbagliava, e il mio cuore vedeva l’errore.

Elena Mearini è nata nel 1978 e vive a Milano. Lavora per diversi anni per una compagnia che si occupa di teatro ragazzi. Conosce poi la realtà del disagio occupandosi di laboratori in carceri e comunità. Nel 2009 esce il suo primo romanzo 360 gradi di rabbia, edito da Excelsior 1881 e vincitore del premio Gaia Mancini, nel 2011 pubblica per Perdisa pop il romanzo Undicesimo comandamento, che vince il premio Gaia Mancinie e il premio Unicam – Università di Camerino. Dal 2010 collabora col settimanale “Vita no profit”, raccontando in chiave letteraria fatti di cronaca. Collabora con la rivista letteraria “Atti impuri” e con la casa editrice NoReplay. Cura la raccolta di racconti Latte, chiodo e arcobaleno per NoReplay Editore, firmando un racconto. Partecipa alla raccolta di racconti Vacanze milane, a cura di Luca Doninelli. Nel 2013 pubblica la silloge Dilemma di una bottiglia per Forme libere Edizioni, nel 2014 la silloge Per silenzio e voce (Marco Saya editore) e partecipa alla raccolta Siria. Scatti e parole (Miraggi edizioni). È finalista al premio Maria Teresa di Lascia e vincitrice del Premio Perelà 2013. Nel 2016 pubblica con Cairo editore il suo nuovo romanzo Bianca da morire.

FLAVIA PARENTE
Flavia Parente è nata nel 1979 a Roma dove tuttora vive. Si è laureata in Lettere presso l’Università La Sapienza di Roma con una tesi in Letteratura Italiana Moderna e Contemporanea su Niccolò Ammaniti. Collabora con la rivista “L’ Araldo dello Spettacolo”. Ha frequentato diversi corsi di fotografia e workshop presso la Scuola “Photo Academy”. Ha studiato inglese, spagnolo ed èappassionata di cultura e letteratura ungherese.