“Tutto sembrava far credere che la vita fosse una gigantesca messinscena, una forma degenerata di teatro d’ombre indonesiano”
I cieli, è un romanzo stratificato e originalissimo nel quale la protagonista, Kate, attraversa dimensioni parallele dell’esistenza.
Di giorno, Kate vive nella New York contemporanea -prima dell’11 settembre- insieme ad un gruppo di amiche e amici, quasi una comune, appartenenti alla sinistra ecologista, spesso benestante, impegnata a godere dei propri privilegi e a cambiare il mondo.
Di notte, nel sonno e nel sogno, invece, Kate abita l’Inghilterra elisabettiana di fine ‘500 tra poeti, musici e gente di teatro, compreso un certo Will Shakespeare.
I limiti, i confini, le diverse dimensioni dell’esistenza convivono e si fondono, mescolando finzione e realtà, visioni e e vissuti, come in teatro.
Le virate sorprendenti e a tratti deliranti della trama sbaragliano tutte le certezze di chi legge.