Giovedi 12 maggio ore 21,00: Le compagne di Bobby Sands Le donne e la guerra in Irlanda del Nord

Le compagne di Bobby Sands

Le donne e la guerra in Irlanda del Nord

Castelvecchi

Molto spesso la memoria di ciò che accade viene affidata ai simboli: figure in grado di trascendere nel mito ciò che, nella realtà, è fatto di piccoli e grandi eventi quotidiani, «notizie» che nessun giornale si sognerebbe mai di pubblicare. La guerra in Irlanda del Nord non sfugge a questa regola. L’opinione pubblica è al corrente del conflitto grazie al sacrificio del patriota repubblicano Bobby Sands, morto il 5 maggio del 1981 dopo 66 giorni di sciopero della fame, ma della terribile situazione vissuta dalla popolazione nord-irlandese, in una terra costretta a essere l’ultima colonia europea, non si sa praticamente nulla. Con Le compagne di Bobby Sands, Silvia Calamati rompe la congiura del silenzio dando voce alle donne dell’Irlanda del Nord: protagoniste di sofferenze indicibili affrontate con forza e dignità in una situazione in cui, alla violenza diffusa, agli omicidi mirati e alle persecuzioni politiche, si aggiungono problemi come la povertà cronica, la disoccupazione endemica e il degrado sociale dei quartieri. Il risultato è un libro prezioso: un testo vivo come il dolore sopportato da chi ha lottato a fianco di Bobby Sands e come la speranza con cui, malgrado tutto, si continua a pretendere per l’Irlanda un futuro migliore.

Silvia Calamati Si occupa della questione irlandese dal 1982. Ha tradotto Un giorno della mia vita (Feltrinelli, 1996) di Bobby Sands e Guerra e liberazione in Irlanda (Edizioni della Battaglia, 1998) di Joseph McVeigh. Tra le sue pubblicazioni, i saggi Irlanda del Nord. Una colonia in Europa (2005), Qui Belfast. 20 anni di cronache dall’Irlanda di Bobby Sands e Pat Finucane (2008) e, per Castelvecchi, Il diario di Bobby Sands (2010). Collaboratrice di Rai News 24, ha ricevuto a Belfast il premio internazionale Tom Cox Award per il suo impegno di giornalista e scrittrice.

DALLA VOCE DELLE DONNE TUTTA LA VERITà SULLA GUERRA IN IRLANDA DEL NORD

«Le domande si susseguivano l’una dopo l’altra, come colpi di mitragliatrice, ma io non parlavo. E questo li irritò terribilmente. Fu così che iniziarono i maltrattamenti e le molestie sessuali. Ancora oggi faccio fatica a parlarne. Mi sforzo tuttavia di farlo, perché mi auguro possa servire ad altre donne che potrebbero trovarsi in una situazione analoga alla mia» Geraldine O’Connor – detenuta del centro di interrogatorio di Castlereagh, Belfast 1991