ADDIO AL NUBILATO

La Sposa non Convenzionale e Tuba – bazar dei desideri, vi propongono:

(nella foto Tuba e SNC)

un Addio al nubilato non convenzionale

Ecco le nostre proposte

proposta 1

♥  Aperitivo + Presentazione sex toys  ♥

Tutto quello che avreste sempre voluto sapere sui Sex Toys e non avete mai osato chiedere

Avrete la possibilità di conoscere e scoprire il fantastico mondo dei giocattoli erotici per le donne e per la coppia. Vi offriamo la possibilità di organizzare, in casa vostra o da Tuba (in giorni da concordare), un incontro tra amiche durante il quale una di noi vi presenterà i giocattoli erotici in un ambiente accogliente. Questo tipo di riunioni crea una situazione complice e divertente per cui diventa facile fare tutte le domande che volete, conoscere la gamma dei giocattoli, capire come funzionano e a cosa specificamente servono. Durante la presentazione potrete toccare, sentire, odorare, ridere. Noi cercheremo di rispondere ai vostri dubbi, vi racconteremo aneddoti e curiosità.

foto by David Burton, taken in Rome for Italian Elle Bride, 2010 via dust jacket

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proposta 2

♥  mini corso di Burlesque  ♥

L’arte della seduzione per tutte 

Invece di far spogliare gli uomini, abbiamo pensato che fosse importante, per tutte, imparare l’arte e metterla da parte. O di metterla in pratica con chi desiderate di più. Così vi proponiamo un mini corso di Burlesque, che insegnerà a tutte a spogliarvi in maniera spumeggiante, ironica e sexy con la simpaticissima Jasmine. Solo a domicilio!

foto via Pinterest (purtroppo senza fonte)

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proposta 3

♥ Aperitivo + Servizio fotografico ♥

Gli scatti dell’amicizia

Diciamolo, alle feste dell’addio al nubilato, ci facciamo delle foto vergognose, che dovrebbe essere censurate, sia per le condizioni in cui stiamo, sia per la mancanza di competenze di chi fotografa. Invece, l’addio al nubilato è un’occasione unica, in cui le amiche della nostra poliedirica futura sposa, si incontrano. La cugina del profondo sud, l’amica militante, le colleghe dei suoi ultimi cinque lavori precari, la pariolina, la neomamma con le ore contate, la localara nottambula, tutte riunite nello stesso consesso. Cosa facciamo fare loro? Avete l’opportunità di divertirvi e fare anche un bel regalo alla festeggiata. Vi proponiamo un servizio fotografico con photo booths da Tuba o a spasso per le vie del Pigneto. Noi penseremo a creare dei mini set fotografici, ad aggiungere dei dettagli per chi ha proprio scarsa inventiva, dandovi una cotonata ai capelli, aggiungendo qualche pois e dei baffi, ovviamente. Dopo una settimana, la futura sposa, riceverà una graziosa confezione con il cd della festa.

foto via hostess blog 

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proposta 4

♥ Caccia al tesoro + Brindisi ♥

Chi ha delle amiche, ha un grande tesoro

Questo è un must della collaborazione di Sposa non Convenzionale e Tuba. Da anni, organizziamo una caccia al tesoro per il Pigneto. Chi vincerà in questa occasione speciale, sarà sempre la futura sposa che ha delle amiche come voi. Al termine della caccia al tesoro che prevede la partecipazione di tutte, ci sarà un brindisi finale e la consegna di un cadeau ad hoc per la nubenda. Da Tuba e per le vie del Pigneto (Roma)

immagine tratta dal film The Goonies

Per maggiori informazioni sui costi, durata, disponibilità, location… contattare la sposa non convenzionale alla mail: sposenonconvenzionali@gmail.com

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Da Soniaqq per Tuba

tubaOKIllustrazione di SONIAQQ. Parole di Giulia Anania

Tuba è nata il 18 novembre 2007. Mi ricordo ancora il giorno dell’ inaugurazione.. In realtà ci capitai per caso. Una festa spontanea, che riempiva tutta l’aerea pedonale del Pigneto. C’erano tante facce già amiche.. e tante facce che lo sarebbero diventate negli anni. Tutti casualmente o volontariamente si trovavano a sostenere e festeggiare un progetto esplosivo. Una bolla di colore assoluto schizzava ovunque. Avevamo un po’ tutti la sensazione che sarebbe diventato non solo il nostro posto, ma un posto necessario e importante per la città e non esagero il paese in genere, qualcosa di grande seppur in 30 mq su strada.

Cos’è Tuba cosa è stato e cosa sarà ancora per noi, non è facile riassumerlo. In chiave due D possiamo dire che anzitutto Tuba è un bar, un bazaar erotico e anche una libreria. La Ladyfest è nata da Tuba (prima riunione convocata), l’amore tra Sarah e Biz (ma anche molti altri), e più che di nascite Tuba è un luogo di battesimi: un posto dove le persone scelgono annunciare la nascita e di condividere le proprie opere con la società. Ma è soprattutto un luogo reale e ideale, un sogno tridimensionale. Dedicata alle donne ma aperta a tutti. Aperta a tutti i giorni, al centro della periferia, della Roma popolare di giorno (davanti al mercato rionale romanaccio del Pigneto), della Roma multietnica e della Roma ubriachella, creativa e anche sfacciata-sfasciata e vuoteggiante della notte. Un posto che racconta abbraccia e protegge i desideri delle donne. Dove le donne possono stare con chiunque vogliano o anche da sole.

Tuba è una creatura speciale, molto intelligente e molto sexy, sa fermare e affermare la bellezza. Tuba ha il viso delle due Barbara che l’hanno coraggiosamente cresciuta. Barbara e Barbara sono due ragazze che hanno quei visi di cui per forza un po’ ti innamori (e infatti un po’ tutti si innamorano o di una o dell’ altra Barbara, ognuno ha la sua preferita). Lineamenti magnetici, interrogativi, di chi ha una ostinata curiosità Tuba è un sacco di parole. Quelle dei libri, dei pettegolezzi e delle confessioni vicino al bancone, delle grandi dichiarazioni, delle seduzioni, di tutti gli amori possibili, della voglia di cambiare le cose. Profuma di buono, di carta di libro, di corpi che sanno schiudersi. Profuma di zenzero sciolto in acqua bollente che ti scalda le mani fredde d’inverno, sa di spritz in primavera, profuma di calma, del tempo che puoi passeggiare, di legna e caminetto della domenica (ci avete mai fatto caso che la domenica Roma sa di camino?). Ha il suono di parole intime tra labbra vicine, di lingue che si toccano, che si vogliono conoscere, dei bicchieri che si baciano, il brusio vivace di riunioni e di assemblee, dei pomeriggi cazzoni che sembra ci sia tutto il tempo per restare, dei progetti che nascono con più facilità, ha risate acute, buona musica, ha il suono dei passi che ballano sul parquet, ha parole che seducono con il dono della creatività. Si, ha parole rossissime. Ti mordicchi le labbra da Tuba, di curiosità, di voglia. Mentre scopri cosa può essere il piacere, se un sex toys, un libro o una bella mostra, una storia che hai letto o hai ascoltato per caso. Dalla saracinesca su strada l’essenza distillata dei desideri delle donne, liberi e vivaci, infiniti e ricercati.

Da 6 anni i desideri delle donne scorrazzano davanti al civico 19 di Via del Pigneto, giocano senza nascondersi. I desideri si sdraiano sotto le zampette dei tavolini, si siedono sul divano rosso, sulla panchina accanto all’entrata, ti fanno un bel massaggio e ti rilassano le spalle dopo tanti tanti tanti anni passati a portarti sulle schiena uno zaino pieno di san pietrini, di metalli pesanti, di preconcetti, di possibilità negate, di repressione, di obblighi vuoti. Passati senza avere il tuo posto. Gli spigoli e le ignoranze diventano innocui, appoggi la testa e il piacere e ascolti, prendi e sai dare.

3 NOVEMBRE: OMAGGIO A STEFANIA NOCE

Quello-che-resta-214x300-300x215Presentazione libro
QUELLO CHE RESTA.

Storia di Stefania Noce il femminicidio e

i diritti delle donne nell’Italia di oggi”

Roma, domenica  3 novembre 

ore 18.00

Il libro scritto da Serena Maiorana, giovane scrittrice messinese, racconta la storia di Stefania Noce, attivista femminista e militante di sinistra uccisa brutalmente dal suo ex ragazzo Loris Gagliano, il 27 dicembre 2011, nella sua casa di Licodia Eubea, in provincia di Catania. Il volume ripercorre le tappe della vicenda di Stefania attraverso le testimonianze dei parenti e amici, con l’intento di offrire un più ampio quadro del fenomeno sociale e culturale del femminicidio in Italia.

Un omaggio a Stefania Noce, alle sua battaglie politiche, e a tutte le donne morte e che continuano ancore morire per mano degli uomini violenti.

Partecipano:

Serana Maiorana, autrice del libro

Luisa Betti, giornalista ( Il manifesto)

Cinzia Paolillo, dasud

MOSTRA: 27 ottobre Maria López Silvente

CARTEL

Sono sempre stata di natura curiosa e timida.

Mi piacciono le cose piccole, i dettagli, come mettere il tappo allo spazzolino da denti, una tazza calda di the, sottolineare son una matita le frasi dei libri, il rumore della bicicletta quando cade per terra, tenere le mani sporche di argilla, riempire la casa di fiori, il succo d’arancia..

Quasi tutta la mia vita l’ho passata in una piccola città del sud della Spagna, dove nulla ha troppo significato e i giorni si appiccicano alla pelle come il sole deserto in piena estate.

Ho studiato alla scuola d’Arte dove ho passato cinque meravigliosi anni tra argilla, colori e gesso, insieme a pietra, forgiature sgorbie e cose del genere.

Non mi sono mai sentita un’artista, nè una ceramista o scultrice, ma sono innamorata di questo mondo di possibilità. Così ho deciso di continuare a conoscermi. Ci sono sensazioni difficili da trasmettere però ho sempre avuto una maggiore sensibilità verso le persone con altri colori nella vita. Per questo ho studiato educazione speciale, cioè assistenza didattica per i diversamente abili.

Ho continuato a studiare ceramica, sperimentando, facendo corsi di cristallizzazione, di smalti… ho provato anche a mostrare queste piccola emozioni, facendo mostre e esposizioni in posti piccoli e accoglienti come questa libreria.

26 ottobre: teatro argot

LEGGIAMO SENZA STEREOTIPI AL TEATRO ARGOT

Sabato 26 alle 16.30, in occasione della rappresentazione al Teatro Argot Studio di Roma di “Carmen che non vede l’ora” di Tamara Bartolini e Michele Baronio, Scosse con Leggere senza stereotipi proporrà una propria selezione bibliografica e attività per bambini e bambine.

622678_672849689400987_1591769320_oGrandi e piccoli/e avranno modo di leggere, osservare, discutere e liberarsi, speriamo, di molti lacci. Oltre a sfogliare, leggere e raccontare i libri, bambine e bambini potranno, dentro (e fuori) all’attività di laboratorio, dare nuove forme e nuovi abiti alla propria identità e alle proprie fantasie.

Nel solco del viaggio di questa Carmen avanti e indietro nel tempo, della sua lotta contro la violenza e la sopraffazione e della sua ricerca della libertà, abbiamo scelto di compierne uno parallelo tra le rappresentazioni che testi e immagini per l’infanzia propongono, tra le storie che costituiscono i mattoni dell’immaginario collettivo. Perché quell’immaginario, gli stereotipi, i ruoli prefissati, le gerarchie tra i generi, le catene che porta con sé, sono il terreno in cui violenza, sopraffazione e discriminazione crescono e si diffondono.

Rompere questi meccanismi è una festa, una danza, una narrazione, un carnevale che cercheremo di vivere sabato alle 16.30 – in collaborazione con Tuba Libreria delle donne – presso il Teatro Argot Studio, Via Natale del Grande 27 a Trastevere.

dalle 18,00 chiacchiere di libri ed educazione non sessista, esperienze didattiche e riflessioni anche a partire dallo spettacolo Carmen che non vede l’ora. Lo spazio bambine e bambine rimarrà aperto e verrà gestito per permettere ai genitori di partecipare.
Con Cecilia D’Elia Riviello, Sara Marini, Barbara Kenny, Graziella Conte, Carmen Minieri, Christian Raimo.

GerderSheet fino al 27 ottobre

993776_143350245858937_471396944_nE’ stata prolungata fino al 27 ottobre la call aperta e gratuita a disegnatrici e disegnatori che vogliano mettersi in gioco attraverso la rappresentazione di corpi che raccontano le sessualità, le influenzano e ne sono influenzate. Con qualunque tutto in tavola. Per info gendersheet@gmail.com – www.scosse.org