30 novembre buon compleanno tuba

Venerdi 30 novembre Tuba compie 5 anni e vogliamo festeggiare con una festa chic a partire dalle 19, perchè in tempi di crisi non bisogna essere sobrie, ma saper inventare un lusso pop: passarella rossa, martini bianco in tutte le sue declinazioni, ospiti in bianco e nero (il dress code della serata), buona musica, dolci, brindisi e la nostra tradizionale riffa di compleanno.
Musica di PinkClò.

Con questo invito approfittiamo per ringraziare tutte e tutti per aver fatto Tuba insieme a noi: frequentandola, comprando i libri e i giocattoli, bevendo al bancone, chiaccierando con noi, proponendoci idee, scegliendo Tuba per presentare i proprio libri o mostrare le proprie opere, partecipando alle nostre attività.
Grazie, senza di voi non saremmo arrivate fin qui.
Tuba – Brina, Barbara, Sarah, Cristina e Viola

25 novembre parole di rivolta

Il 25 novembre in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, la libreria delle donne Tuba vi invita tutte: Parole di rivolta. Sull’ isola pedonale del Pigneto uno speakers corner per le parole delle donne che ci hanno ispirate, incoraggiate, in cui ci riconosciamo e che ci danno forza. Dalle 19 alle 22 microfono aperto, porta il testo di una canzone, una poesia, un aforisma, una cosa che hai scritto tu, uno slogan, la pagina di un libro che ami. Lancia le parole nell’aria e regalale alle altre, ci renderà più forti tutte.

Succede da Tuba, via del Pigneto 19, per info tuba bazar su fbook o libreriatuba[at]gmail.com

presentazione: 22 novembre incontrarsi

Giovedi 22 novembre ore 18.30 presentazione di INCONTRARSI

saranno presenti Stefania Vulterini, Isabella Peretti, Cecilia D’elia, Mariarosa Cutrufelli e le autrici Anna Furtado, Parisa Nazari, Alessandra Peruzzi.

Per chi emigra la parola ha una importanza decisiva e doppia. La parola ha il compito di tenere vivo il ricordo, da una parte, e, dall’altra, di farsi spazio in un mondo nuovo. Chi emigra è così preso tra due «parole» e due lingue, una da ricordare, l’altra da imparare. Negli ultimi anni alcune donne, provenienti da paesi diversi e fra loro lontani, hanno compiuto una scelta coraggiosa: quella di utilizzare la lingua nuova, cioè la lingua straniera e «matrigna», non più soltanto in modo funzionale, per fruire al meglio delle opportunità offerte dalla società di accoglienza, ma per raccontare. Per queste migranti la scrittura, il racconto, la narrazione nella nuova lingua sono fondamentali strumenti di autorappresentazione e di «rappresentazione» dei mutamenti che intervengono in un contesto particolare come quello dell’emigrazione. Per chi ha alle spalle una famiglia di origine straniera, ma è da tempo cittadina del nostro paese, anche al di là del riconoscimento giuridico, scrivere è comunque anche un rapportarsi con una cultura e una terra più o meno lontane, con la propria identità mobile e ricca di esperienze. Anche le «native», sempre più spesso presenti e attive in associazioni interculturali, amano raccontare l’impatto che l’incontro con «l’altra» ha sulle loro vite.

Questi racconti sono senz’altro una impareggiabile occasione di confronto e un momento di scambio reale e profondo attraverso la comparazione dei vari «punti di vista» e dei modi di narrare il nostro mondo comune. Per questo il «Caffè letterario» della Casa internazionale delle donne, con il sostegno e il patrocinio della Provincia di Roma, si è proposto di incoraggiare la «narrazione incrociata» tra migranti e native, residenti a Roma e provincia, tramite un apposito concorso letterario, rivolto alle donne, che avrà ricorrenza annuale. L’antologia è il primo risultato di questo lavoro. Con una prefazione di Cecilia D’Elia, assessore alla Cultura della Provincia di Roma, e l’introduzione delle componenti della giuria, contiene i dieci racconti delle vincitrici; la giuria ha comunque deciso di pubblicare tutti i 34 testi pervenuti, per il loro valore intrinseco. Sono infatti una preziosa testimonianza di quanto può essere lungo il cammino che ci porta alla reciproca conoscenza. E di quanto può essere ricco.