APERITIVO DE/GENERE Mercoledi 30 gennaio ore 19,00 aspettando il Capodanno De/genere

In occasione del “Capodanno De/genere 2010” Tuba lancia l’”aperitivo de/genere” mercoledì 30 dicembre, percorrendo dalle 19 alle 22 alcuni dei contenuti che esploderanno nel mega-evento del giorno successivo.

DONNINI HORROR PICTURE SHOW -PREVIEW www.lucadonnini.it
Preview della mostra fotografica che gioca sul tema del sublime postmoderno, come giardino di corpi tra piacere e orrore. L’istallazione è firmata Luca Donnini – fotografo visionario con mostre all’attivo in tutto il mondo dai festival queer della mitteleuropa ed ai pride l.g.b.t in Turchia.
WARBEAR LOVES SANTA CLAUS – DJ SET  www.myspace.com/warbear
Antropologo? Orso? Dj? Agitatore culturale? Strano punto di interesezione tra teoria, politiche dei corpi e party-making, da vent’ anni WARBEAR ingombra i territori del sistema solare con tempeste magnetiche di pubblicazioni, Dj sets, eventi culturali e barbe. Si può dire che abbia un groove della madonna ma il suo ideal-tipo d’uomo è babbo natale e a lui sarà dedicato il suo dj set de/genere.
ASTRONZA 2010 www.astronza.net
Moltiplicate la vostra apocalisse con solo metà della libera scelta. Astronza vi farà pen(s)are con la sua astrologia post-anatomica dove tutto è vero e tutto è possibile. Scoprite cosa vi riserva il futuro in uno spezzatino di profezie degne della sibilla cumana. Il 2012 è dietro l’angolo.
– BLOODY TUBA
In occasione dell’aperitivo de/genere, Tuba, bazar dei desideri lancia il suo Bloody Mary con un prezzo veramente speciale. Brindiamo alla fine del mondo!

I 12 migliori titoli del 2009, secondo noi: a Natale regala parole e pensieri di donne

Sostieni una libreria indipendente di donne

Vi proponiamo qualche idea per i vostri regali (e per le vostre letture delle vacanze di Natale)

Darina Al Joudi, Quando Nina Simone ha smesso di cantare, Einaudi 2009, pp. 139, Euro 14,50.

Darina, figlia di un intellettuale laico in esilio, innamorato dell’alcol, del poker e del jazz, impara dal padre il piacere del buon vino, l’amore per la letteratura e ad esser sempre – contro tutti i venti e le maree – libera e ribelle.Ma vive a Beirut -tra bombardamenti, massacri, fame, isolamento- e sperimenta tutto fino in fondo e fino in fondo paga le conseguenze della sua folle ribellione.Una storia vera, scioccante, autobiografica, raccontata ad alta voce. Pagina dopo pagina, con grazia e determinazione, disincanto e ironia, Darina ricorda, denuncia, grida.

Perihan Magden, In fuga, Elliott 2009, pp. 237, Euro 16.

Due donne misteriose, una madre ancora giovane e una figlia bellissima alla soglia dell’adolescenza, in fuga attraverso una Turchia sospesa tra modernità e tradizione e nei più svariati luoghi tra Occidente e Oriente. Il ritmo della fuga angosciosa scandisce la lettura fino a che il passato non torna nella vita delle protagoniste…”In fuga” racconta un legame d’amore e dipendenza reciproca che non conosce limiti né confini.

Xu Xiaobin, Il serpente piumato, Elliott 2009, pp. 532, Euro 18,50

Un’epica saga familiare che attraversa cento anni di storia della Cina, dal 1890 alla strage di piazza Tienanmen, attraverso le storie di cinque generazioni di donne. Un grandioso affresco della Cina e delle sue donne. «Il paragone con Cent’anni di solitudine è d’obbligo» Li Yong Hong, Contemporary Literature Scene

Alison Bechdel, Dykes, Rizzoli 2009, pp. 257, Euro 21

Da qualche parte negli Stati Uniti, in una cittadina che somiglia molto a Minneapolis, vive un agguerrito gruppo di amiche. Sono docenti universitarie, assistenti sociali, commesse di libreria, contabili, avvocati radicali – e sono lesbiche. Sono Mo e le altre, le sexy e graffianti protagoniste di Dykes, irriverente fumetto di Alison Bechdel che per primo ha osato, a partire dal 1983, parlare apertamente di unioni lesbo, sex toys e parità di diritti tra etero e omo nella “grande nazione” americana.
Per la prima volta tradotti in italiano, ecco tutti i migliori episodi della serie.

Sandra Puccini, Nude e crudi, Maschile e femminile nell’Italia di oggi, Donzelli 2009, pp.188, Euro 18

In principio ci furono la contestazione, il femminismo e la liberazione sessuale; poi vennero la donna oggetto, le scosciate tutte-tette delle tv commerciali, l’imperativo dei giovani belli e disinibiti a tutti i costi, uomini compresi. Qual è il nesso che tiene insieme così tanti ribaltamenti di ruoli e di costumi, all’apparenza tra loro stridenti? Qual è la strada che ha condotto dalla minigonna degli anni sessanta alle nudità dei novanta, dalla rivendicazione femminile dei diritti sul corpo all’esibizione spudorata della sessualità, dall’accettazione di sé alla manipolazione estetica? E che dire degli uomini, sospesi tra il sogno dell’harem e il mito della tenerezza materna?

Elisabetta Rasy, Memorie di una lettrice notturna, Rizzoli 2009, pp.261, Euro 18,50

Segnata fin dall’infanzia da un amore per la lettura che aveva tutti i tratti di una passione fatale, Elisabetta Rasy ha dedicato il suo nuovo libro ad alcune donne che con le loro parole hanno plasmato il Novecento e cambiato la nostra coscienza.Memorie di una lettrice notturna è un viaggio personale tra le scrittrici predilette, con soggettive e imprevedibili inclusioni ed esclusioni.

Zora Neale Hurston, I loro occhi guardavano Dio, Cargo 2009, pp.267, Euro 17,50

Scritto in poche settimane nell’autunno del 1936, ad Haiti, dove l’autrice studiava i culti voodoo, racconta la storia d’amore fra la quarantenne Janie e il venticinquenne Tea Cake sullo sfondo di Eatonville, in Florida, la prima città autogovernata da neri in America, dove la Hurston si era trasferita da bambina con i genitori. Ma è anche la storia del lento affiorare alla coscienza di sé di una donna attraverso l’amore.

Laura Pugno, Quando verrai, Minimum Fax 2009, pp. 123, Euro 12

Eva è cresciuta senza padre, vive in roulotte con sua madre Leila, e affronta l’adolescenza aggirandosi in un mondo ai limiti della legalità fatto di ambulanti, immigrati clandestini e nessuna sicurezza tipica della vita borghese. Come se non bastassero le attenzioni morbose di Stasi – il compagno di sua madre – Eva viene a contatto per qualche giorno con un misterioso vagabondo che (esattamente come lei) ha il corpo afflitto da misteriose macchie a cui non sembra esserci rimedio. L’incontro con l’uomo la rende definitivamente consapevole delle facoltà che si nascondono dietro il suo apparente problema fisico: un terribile potere con cui dovrà imparare a convivere e, nello stesso tempo, il delicato e devastante strumento attraverso cui conoscerà il mondo e se stessa. Appassionante, crudele, elegante.

Herta Muller, Il paese delle prugne verdi, Keller Editore 2009, pp.254, Euro 16

In una Romania degli anni Ottanta, quasi sospesa nel tempo, quattro giovani si ritrovano uniti dal suicidio di una ragazza di nome Lola. Da quel dolore e dalla consapevolezza di vivere in un Paese sottomesso alla dittatura, scaturisce un comune anelito di libertà che si nutre di letture e pensieri proibiti. Ben presto però i quattro devono fare i conti con l’onnipresenza del terrore. Agli interrogatori sistematici della polizia segreta, ai pedinamenti e agli atteggiamenti intimidatori segue la perdita del lavoro e, quand’anche si riesca a espatriare, ecco che le minacce proseguono e la morte ritorna sotto forma di misteriosi suicidi. In tutta questa oscurità, l’amicizia e l’amore sopravvivono.Premio nobel per la Letteratura 2009

Gabriella Romano, Il mio nome è Lucy, Donzelli 2009, pp.93, Euro 16

Il secolo breve con occhi diversi: quelli di Luciano, classe 1924, dapprima bambino inquieto della provincia piemontese, poi adolescente “diverso” nella Bologna fascista, e subito dopo disertore con l’8 settembre, deportato a Dachau e liberato dagli alleati, e nel dopoguerra trasmigrato a Torino sulle ali del boom economico, dove cambia sesso in pieni anni ottanta per poi tornare, da donna matura, nella casa e nel quartiere che lo hanno conosciuto ragazzino. Una storia lunga ottant’anni che si intreccia a quella del nostro paese e delle sue svolte sociali, culturali e politiche, e getta luce sui suoi lati più in ombra, sugli espedienti, i luoghi, i linguaggi, le trasformazioni di una diversità sessuale, sempre in bilico tra il segreto e l’esibizione, tra l’insicurezza e la piena rivendicazione di un’alterità consapevole.

Silvia Ballestra, I giorni della rotonda, Rizzoli 2009, pp.376, Euro 18,50

San Benedetto del Tronto, vigilia di Natale del 1970: il peschereccio Rodi fa naufragio vicino al porto, sotto gli occhi della città. Le operazioni di recupero dei corpi tardano e in paese scoppia la rivolta. Inizia così un decennio di militanza che terminerà nel 1981, con il tragico rapimento di Roberto Peci, fratello del primo pentito delle Brigate Rosse. A ripercorrere le storie di quei ragazzi che sognavano la rivoluzione è Aldo Sciamanna in una lisergica notte passata nel carcere militare di Torino. Le loro sono vite destinate a scomparire, annichilite dalla violenza e dal più implacabile strumento di repressione dei primi anni Ottanta: l’eroina. È l’eroina che trasforma la Rotonda di San Benedetto da centro politico a ricettacolo di “appestati”, teatro di un’autodistruzione funzionale al potere. Così la quindicenne Mari assiste alla caduta, crudele e docile, di una generazione. In questo clima (recentemente definito da uno storico “glaciazione degli anni Ottanta”), solo la letteratura può ridare la parola a chi è disposto a farsi salvare.

Fred Vargas, Scorre la Senna, Einaudi 2009, pp. 95, euro 13,00

Vargas è un’autrice che divide spesso i suoi lettori, piace o non piace per motivi simmetrici e speculari. Nove sono i romanzi ormai pubblicati da Einaudi, più una raccolta dei tre più famosi (La trilogia Ademsberg). Scorre la Senna raccoglie tre racconti, così se non l’avete mai letta potete cominciare da questo piccolo libro e poi, se vi piace, avrete la deliziosa possibilità di affrontare tutti gli altri.

E poi ancora tra le nostre preferite:

Etty Hillesum, Diario 1941-1943, Adelphi

Ivana Castoldi, Meglio sole, Perchè è importante bastare a se stesse, Feltrinelli

Tony Morrison, Amatissima, Frassinelli

Antonia Byatt, Possessione, Einaudi

Sarah Waters, Carezze di velluto, Ponte alle grazie

Goliarda Sapienza, L’arte della gioia, Einaudi,

Jeanette Winterson, Scritto sul corpo, Mondadori, Euro 8,80

Merce Rodoreda, Piazza del Diamante, La Nuova Frontiera,

Magda Szabo, La porta, Einaudi


e tante altre: vi aspettiamo in libreria!


In mostra da Tuba le opere di Zelda Bomba

zelda

Parigi, anno rivoluzionario 181, giorno 11 del mese Termidoro: nasce Zelda Bomba. Zelda fin da piccola comincia a disegnare appassionatamente mondi pieni di luce e mare, accompagnata dalle note immortali di “Felicità” di Al Bano e Romina, che diventa la sua canzone preferita e il suo inno personale, con buona pace della gloriosa Marsigliese. Terminata l’Accademia delle Belle Arti Zelda, con il fervore che la distingue, prende la decisione di partire per la volta dell‘Italia, Roma città dei suoi sogni, quella Roma mitica e misteriosa che finora conosceva soltanto attraverso i film di Fellini e le diapositive logorate dal tempo della professoressa di italiano. Nella Città Eterna, Zelda studia all’Accademia di Moda e Costume e alla Scuola Internazionale di Comics. Ma Zelda, ragazza dai due cuori, sente il risveglio del suo animo parigino e torna in Francia. Sotto il cielo di piombo della Ville Lumière, lascia alle spalle i fasti romani e si getta a capofitto nel lavoro, dividendo il suo tempo tra lo studio all’Università della Sorbona e l’attività artistica, esponendo in varie gallerie. Laureatasi con soddisfazione, si aprono per lei le porte di una gloriosa professione di insegnante di italiano nella Douce France, ma Zelda scappa a gambe levate. Tornata a Roma, la pittura diventa la sua unica strada.Parigi, anno rivoluzionario 181, giorno 11 del mese Termidoro: nasce Zelda Bomba. Zelda fin da piccola comincia a disegnare appassionatamente mondi pieni di luce e mare, accompagnata dalle note immortali di “Felicità” di Al Bano e Romina, che diventa la sua canzone preferita e il suo inno personale, con buona pace della gloriosa Marsigliese. Terminata l’Accademia delle Belle Arti Zelda, con il fervore che la distingue, prende la decisione di partire per la volta dell‘Italia, Roma città dei suoi sogni, quella Roma mitica e misteriosa che finora conosceva soltanto attraverso i film di Fellini e le diapositive logorate dal tempo della professoressa di italiano. Nella Città Eterna, Zelda studia all’Accademia di Moda e Costume e alla Scuola Internazionale di Comics. Ma Zelda, ragazza dai due cuori, sente il risveglio del suo animo parigino e torna in Francia. Sotto il cielo di piombo della Ville Lumière, lascia alle spalle i fasti romani e si getta a capofitto nel lavoro, dividendo il suo tempo tra lo studio all’Università della Sorbona e l’attività artistica, esponendo in varie gallerie. Laureatasi con soddisfazione, si aprono per lei le porte di una gloriosa professione di insegnante di italiano nella Douce France, ma Zelda scappa a gambe levate. Tornata a Roma, la pittura diventa la sua unica strada.